Milan a valanga sul Venezia: i rossoneri di Fonseca asfaltano i lagunari 4-0

I rossoneri schiantano l'undici di Di Francesco segnando quattro reti in meno di mezz'ora e portano a casa la prima vittoria in questa Serie A. A segno Theo Hernandez e Fofana più i rigori di Pulisic ed Abraham

Milan a valanga sul Venezia: i rossoneri di Fonseca asfaltano i lagunari 4-0

La settimana infernale del Milan inizia come meglio non si poteva immaginare. Dopo le infinite polemiche della pausa nazionali, l’undici di Paulo Fonseca scende in campo a San Siro e prende a pallonate il malcapitato Venezia. I ragazzi di Di Francesco vanno sotto dopo soli 88 secondi, grazie alla combinazione tra i due uomini al centro delle polemiche, con Rafa Leao che fornisce un bell’assist a Theo Hernandez per l’1-0. I rossoneri rischiano qualcosa in ripartenza ma è la calma prima della tempesta, visto che nel giro di 12 minuti il Milan chiude i conti coi lagunari: al gol di Gabbia seguono i rigori trasformati da Pulisic ed Abraham, al primo gol in maglia rossonera.

Nel secondo tempo l’undici di Fonseca controlla senza troppi affanni un Venezia impalpabile, che rimane in 10 al 72’, quando Nicolussi Caviglia si prende il secondo giallo e causa l’annullamento del 4-1 di Zampano. Capiremo nei prossimi giorni quanto sia stato merito del Milan o demerito del Venezia ma una cosa è certa: i rossoneri hanno mostrato carattere e determinazione, quello che chiedevano a gran voce i tifosi. Considerato il momento del Diavolo, non era scontato.

Le scelte dei tecnici

La settimana cruciale per il Diavolo viene complicata dal fatto che l’infortunio di Bennacer è più grave del previsto, con l’algerino fuori per 3, forse 4 mesi. Fonseca decide di cambiare quattro titolari rispetto all’ultima uscita con la Lazio. In difesa coppia Gabbia-Pavlovic, unica punta Tammy Abraham (Morata in panchina) mentre sulla sinistra tornano Leao e Theo Hernandez.

Fonseca Milan Venezia

Situazione decisamente più tranquilla quella di Di Francesco, che certo non sembra soffrire di timori reverenziali nell’approdare a San Siro con il suo Venezia. I lagunari, a caccia anche loro della prima vittoria in questo campionato, non sembrano particolarmente abbottonati, trascinati dal trio di avanti con Oristanio e Busio dietro alla punta finlandese Pohjanpalo.

Il Milan schianta il Venezia

Dopo la protesta della tifoseria prima del fischio d’inizio, il nervosismo per questa gara già decisiva dura circa 88 secondi, quelli che servono ai due calciatori più discussi all’Olimpico per ricordare a tutti di cosa sono davvero capaci. Theo Hernandez recupera alto un pallone sulla tre quarti e cerca il suo sodale Rafael Leao: il suo tacco di ritorno gli arriva proprio mentre sta entrando in area di rigore. Il terzino transalpino cerca subito la porta, facendo passare la sfera proprio sotto i piedi di Joronen. Celebrazione polemica quella del francese, con il dito sulle labbra per zittire i critici ma la zampata a freddo del Diavolo non piega i neroverdi, decisi a vendere cara la pelle. Il Venezia spinge sulle fasce, fornendo un pallone invitante a Pohjanpalo, che però spreca malamente.

Hernandez celebrazione Milan Venezia

I padroni di casa sono sicuri nel loro giro palla, approfittando di un Reijnders più avanzato mentre Loftus-Cheek va a fare coppia sulla mediana con Fofana. Gli ospiti, però, non rinunciano ad offendere, facendo trattenere il respiro al Meazza quando il mancino dalla distanza di Oristanio sfiora il palo lontano. Al quarto d’ora, però, è l’undici di Fonseca a sfiorare il raddoppio, con una bella azione iniziata dalla collaborazione tra i due ex compagni al Chelsea Abraham e Loftus-Cheek: l’inglese fornisce un bel pallone a Reijnders, che confeziona un cross delizioso per l’accorrente Pulisic. Se la difesa dei lagunari libera all’ultimo secondo, non può niente un minuto dopo, quando Fofana spizza un calcio d’angolo in area piccola: Gabbia devia col ginocchio e batte ancora Joronen, 2-0 Milan.

Gabbia gol Milan Venezia

I rossoneri, sulle ali dell’entusiasmo, continuano a spingere, alimentati dalla grinta e dalla voglia di Abraham, prontissimo a cercare il tap-in quando il tiro di Reijnders viene respinto dal portiere del Venezia. Il finlandese conferma di vivere una serata orribile quando stende l’ex romanista proprio davanti a Di Marco, che indica immediatamente il dischetto. Abraham viene curato dallo staff medico ma sul dischetto si è già presentato Christian Pulisic: Capitan America aspetta il movimento del portiere e lo spiazza, segnando il gol del 3-0.

Pulisic celebrazione Milan Venezia

Il Milan è scatenato ed approfitta delle tante sbavature della difesa veneta: Leao scende sulla sinistra e prova ad accentrarsi, venendo steso dal debuttante Schingtienne. Di Marco sembra convinto che si tratti di un contatto fortuito ma viene richiamato al Var, notando il pestone del giovane belga: giallo per lui, secondo rigore per i rossoneri. Sul dischetto si presenta Abraham, ansioso di segnare il primo gol con la maglia del Diavolo: esecuzione non perfetta ma comunque in grado di superare Joronen, che nemmeno si tuffa. Poker del Milan, con tre reti in poco più di 10 minuti, per la gioia del Meazza.

Abraham celebrazione Milan Venezia

Momento davvero storico per il Milan, che non segnava quattro reti nella prima mezz’ora dal 19 ottobre 1958, quando i rossoneri di Schiaffino presero a pallonate l’Alessandria. Nonostante tutto, il Milan continua ad attaccare, anche se non con la fame dei primi minuti di gioco: il Venezia prova a rimanere in partita grazie alle ripartenze guidate dall’indomito Oristanio ma la gara ha più o meno detto tutto quel che doveva dire. Si va negli spogliatoi su un nettissimo 4-0 e Fonseca che starà già iniziando all’incrocio di martedì contro il Liverpool.

Rossoneri in controllo totale

Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi ma si capisce subito che il Milan sembra aver attivato la modalità risparmio energetico. Giro palla a velocità ridotta ma l’undici di Di Francesco non sembra avere la convinzione necessaria per provare l’impresa impossibile. Prova ad approfittarne Rafael Leao, servito per vie centrali da Loftus-Cheek ma il suo tiro di prima intenzione è troppo centrale. I rossoneri sono sempre pericolosi, ma il portiere del Venezia è prima graziato da Gabbia di testa, poi riesce a liberare una situazione complicata in area piccola. Il Milan continua ad attaccare, spendendo le ultime energie prima dei cambi di Fonseca, ansioso di risparmiare le forze dei titolari per il debutto in Champions con il Liverpool.

Abraham Joronen Milan Venezia

I cambi arrivano al 63’ ma lasciano un po’ interdetti: Fonseca, infatti, richiama in panchina sia Reijnders che Rafael Leao, che storce un po’ la bocca. Al loro posto entrano Okafor e Morata, che potrebbe affiancare Abraham in avanti. Di Francesco risponde cambiando Duncan ed Oristanio con Doumbia e Yeboah ma è ancora il Diavolo ad attaccare, con una percussione di Loftus-Cheek per vie centrali. Il Milan, però, non ha ancora risolto del tutto i problemi in difesa e viene sorpreso dal Venezia: rinvio impreciso di Emerson Royal ed il pallone finisce sui piedi di Zampano, che mette il pallone tra le gambe di Maignan. Di Marco, però, viene richiamato al Var per un fallo di Nicolussi Caviglia prima dell’inizio dell’azione: l’entrataccia su Loftus-Cheek vale all’ex juventino il secondo giallo e l’annullamento del gol della bandiera.

Loftus-Cheek Milan Venezia

La partita scivola via senza grandi emozioni, il che permette a Fonseca di far rifiatare anche Pulisic e Fofana, sostituiti da Chukwueze e Zenoli. Di Francesco cambia in avanti, con Andersen e Raimondo che prendono il posto di Busio e Pohjanpalo ma ormai in campo quasi tutti aspettano il triplice fischio per tornare negli spogliatoi. A ravvivare il finale, la decisione della Serie A, che non considera determinante il tocco di Gabbia ed assegna la rete del 2-0 a Fofana, alla prima rete con la maglia del Milan. La cosa importerà davvero poco ai settantamila tifosi del Diavolo, che sperano di vedere una prestazione altrettanto convincente anche contro Liverpool ed Inter.

Il tabellino

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana (78’ Zenoli), Reijnders (63’ Okafor); Pulisic (78’ Chukwueze), Loftus-Cheek, Leao (63’ Morata); Abraham (73’ Musah). Allenatore: Paulo Fonseca

VENEZIA (3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Schingtienne; Candela, Duncan (64’ Doumbia), Nicolussi Caviglia, Zampano (88’ Carboni); Oristanio (64’ Yeboah), Busio (79’ Andersen); Pohjanpalo (79’ Raimondo). Allenatore: Eusebio Di Francesco

Marcatori: 1’ Theo Hernandez (M), 16’ Fofana (M), 24’ Pulisic (rig) (M), 28’ Abraham (rig) (M)

Ammoniti: 27’ Schingtienne (V), 37’ Gabbia (M), 66’ Nicolussi Caviglia (V)

Espulsi: 72’ Nicolussi Caviglia (V)

Arbitro: Davide Di Marco (Ciampino)

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