Del Piero su arbitri e Var: "Gli ex giocatori non li vogliono da tante parti"

Durante il post-partita di Juventus-Psv, l'ex capitano lancia una frecciatina all'ambiente del calcio, che non vedrebbe di buon occhio gli ex calciatori. Fabio Capello ha invece notato un Thiago Motta più assertivo

Del Piero su arbitri e Var: "Gli ex giocatori non li vogliono da tante parti"

Le trasmissioni post-partita spesso offrono spunti di riflessione interessanti per i tifosi ma capita anche che alcuni protagonisti del mondo del calcio le usino per lanciare messaggi trasversali. Questo è quanto è successo nella serata di martedì, quando Alessandro Del Piero, ospite negli studi di Sky Sport per commentare quanto visto in Juventus-Psv, ha lanciato una frecciatina che ha scatenato una ridda di ipotesi online. Quando l’ex capitano bianconero ha commentato un tocco di mano non rilevato dal Var, ha detto che gli ex giocatori sono malvisti non solo in cabina Var ma anche da tante altre parti. A chi e cosa si stava riferendo Pinturicchio?

"Al Var ci vuole un ex giocatore"

La battuta è arrivata durante l’analisi del gol del momentaneo pareggio da parte delle “Radioline”: prima della girata dell’ex interista Ivan Perisic, infatti, c’è stato un tocco di mano di Lang che l’arbitro della partita ha ritenuto regolare. Le proteste dei giocatori bianconeri sono cadute nel nulla visto che il Var non ha richiamato il direttore di gara, lasciando correre un evidente fallo. Secondo l’arbitro la palla avrebbe toccato prima il petto e poi il braccio, non risultando punibile. La cosa non convince Di Canio, che si lamenta di come gli arbitri non conoscano le dinamiche del gioco: Capello non si lascia sfuggire l’occasione e ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia. “Io dico sempre che al Var ci vogliono ex calciatori, ma non li accetteranno mai perché non vogliono essere contestati”. È a questo punto che Del Piero rincara la dose: l’establishment del calcio non vede di buon occhio il fatto che gli idoli della curva abbiano ruoli di responsabilità. Gli ex giocatori “non li vogliono nemmeno da altre parti.

Atalanta Juventus Del Piero

Una frase sibillina che è stata salutata dall’applauso in studio e l’approvazione da parte della conduttrice, Federica Masolin, ma anche degli ospiti Paolo Di Canio, Fabio Capello e Paolo Condò. Nessuno di loro, però, ha provato a chiedere a Del Piero a chi o cosa si stesse riferendo, aprendo il campo alle speculazioni del popolo della rete. Nessuno può dire a cosa stesse pensando in quel momento Del Piero ma ci sono alcune ipotesi piuttosto convincenti. Secondo molti, l’ex capitano della Juventus si stava riferendo al suo mancato ingresso nella società torinese: le voci su un suo ruolo istituzionale si sono moltiplicate per anni dal momento del suo ritiro dal calcio ma, alla fine, non se n’è fatto di niente. La seconda ipotesi coinvolgerebbe invece la stessa Federcalcio: qualche mese fa, in occasione delle elezioni per la presidenza, il nome di Del Piero era circolato con una certa insistenza. Alla fine dei conti, invece, non solo il discusso Gabriele Gravina è stato confermato ma ha persino esteso i suoi poteri, nonostante risultati decisamente sotto le aspettative. Vedremo nei prossimi giorni se Del Piero avrà ancora qualche sassolino nelle scarpe da levarsi.

Capello: "Motta non chiede più il compitino"

A causare reazioni da parte dei tifosi, poi, l’opinione di Fabio Capello sull’evoluzione di Thiago Motta nelle ultime settimane, quando la sua Juve sembra esser riuscita ad uscire da un’involuzione tecnica e mentale davvero preoccupante. La vittoria per 2-1 nel playoff di Champions League contro gli olandesi non è del tutto rassicurante ma Capello ha notato un cambiamento importante in quando al gioco e all’approccio alla partita. Thiago Motta ha messo mano pesantemente all’impianto di gioco dei bianconeri, specialmente dopo l’arrivo dei nuovi giocatori nel mercato di riparazione. Capello sembra convinto che l’ex tecnico del Bologna abbia cambiato marcia: “Ha rivoluzionato il sistema di gioco della Juve, adesso chiede più giocatori in area di rigore, più personalità, più avanti. Adesso chiede loro di fare di più: il compito e basta”.

Inter Milan Supercoppa Capello

Per l’ex allenatore, il tecnico italo-brasiliano conosce meglio i suoi giocatori ed ora può trovare le soluzioni più adatte alle loro caratteristiche. Sta cercando di impostare un certo tipo di gioco. All'inizio io penso che volesse giocare in una certa maniera ma poi ha visto le caratteristiche diverse dei giocatori a disposizione e in questo momento cerca di farli rendere meglio. Adesso che conosce i giocatori chiede qualcosa in più ai giocatori, prima voleva che i giocatori facessero il compitino e basta. Adesso che li conosce chiede loro di fare il più”. Nessuna indicazione, invece, sulla questione che fa perdere il sonno a molti tifosi juventini, ovvero l’esclusione di alcuni giocatori fondamentali come Thuram o Vlahovic dall’undici iniziale.

Domenica sera alle 20.

45 allo Stadium arriva l’Inter ma fare turnover in Champions sembra eccessivo anche per un tecnico spregiudicato come Thiago Motta. Vedremo nei prossimi giorni se si è trattato di un problema fisico o se le gerarchie all’interno dello spogliatoio siano cambiate definitivamente.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica