"Violazioni sistematiche e ripetute". Ecco cosa rischia adesso la Juventus

Il Collegio di Garanzia ha pubblicato le motivazioni sul dispositivo della sentenza. Confermato l'impianto dell'accusa, si va verso una riduzione della penalizzazione

"Violazioni sistematiche e ripetute". Ecco cosa rischia adesso la Juventus
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L'attesa per la Juventus è finita. Sono state rese note infatti le motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni che lo scorso 20 aprile, dopo il ricorso del club bianconero contro la Figc e la sentenza della Procura Federale, aveva disposto la restituzione dei 15 punti di penalizzazione ai bianconeri rimandando alla Corte stessa il compito di un nuova valutazione.

Erano stati invece respinti invece i ricorsi dell'ex presidente Andrea Agnelli, dell'ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene, dell'ex direttore sportivo (ma ancora in carica) Federico Cherubini e dell'ex direttore sportivo Fabio Paratici, tutti destinati quindi a pagare con le inibizioni irrogate (Paratici 30 mesi, Agnelli 24 mesi, Arrivabene 24 mesi, Cherubini 16 mesi). Accolti invece i ricorsi di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli - Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio.

Le motivazioni

Con un documento di 75 pagine, il Collegio ha sostanzialmente confermato l'impianto accusatorio, partendo dalla legittimità riconosciuta della riapertura del processo, ribadendo poi l'illecito sportivo (il famoso articolo 4) e sottolineando una preordinata modalità di violazione delle regole: per la precisione una "voluta e reiterata alterazione delle evidenze contabili per effetto di numerose plusvalenze i cui valori erano fittizi". Pertanto, nel chiedere una rimodulazione della sentenza, appare scontata una nuova penalizzazione in classifica che verrà probabilmente rivista ma che arriverà con tutta certezza. Adesso bisogna attendere trenta giorni per la nuova sentenza della Corte Federale d'Appello che presumibilmente arriverà per la fine del campionato. L'ultimo atto della vicenda.

Cosa rischia la Juve

La chiave è quella di ridefinire le responsabilità dei dirigenti senza delega. Una sorta di assist verso il ritorno al -9. Tuttavia, per i giudici dell'ultimo grado della giustizia sportiva vanno rimodulate le responsabilità relative agli "amministratori privi di deleghe della Juventus" con un effetto che può anche rimbalzare sull'entità della penalizzazione per il club. "Considerato, infatti, che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l'accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d'Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus".

Servirà capire se l'apporto di dirigenti senza deleghe (in pratica quelli del Cda, mentre sulle responsabilità degli apicali non c'è nessuna indicazione tanto che le inibizioni sono già state confermate), è stato valutato nella determinazione dei punti di penalizzazione. Sembra esplicito l'indirizzo verso un ridimensionamento della sanzione, che potrebbe anche far tornare la vicenda alla prima richiesta di nove punti della Procura federale.

Ricollocando dunque la squadra di Allegri, ora seconda in classifica, in una posizione che terrà conto del principio di afflittività che, nel caso della Vecchia Signora, potrebbe essere la mancata partecipazione alle competizioni europee della prossima stagione.

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