Qatar 2022, dove può arrivare la Croazia vicecampione del mondo?

La nazionale di Dalic ha pareggiato all'esordio 0-0 contro il Marocco e nell'ultimo turno contro il Belgio con lo stesso risultato. Roboante vittoria contro il Canada ma per ripetere le gesta di Russia 2018 serve molto di più

Qatar 2022, dove può arrivare la Croazia vicecampione del mondo?

La Croazia vicecampione del mondo di Dalic non ha ancora espresso il suo potenziale in questi Mondiali. In un girone ostico e impegnativo ha chiuso al secondo posto dietro al sorprendente Marocco ma davanti al deludente Belgio. 0-0 all'esordio, soffrendo, contro i nordafricani, la vittoria roboante contro il Canada nella seconda partita e lo 0-0 nell'ultimo turno contro i Diavoli Rossi sono lo score dei croati che dovranno alzare l'asticella in questi ottavi di finale per cercare di ripetere il gran cammino del 2018 interrotto solo in finale dalla Francia di Deschamps.

Contro il Belgio, poi, la Croazia deve ringraziare i clamorosi errori di Romelu Lukaku che con il palo a porta vuota e le due giocate errate sotto misura tra l'87' e il 90' hanno di fatto permesso alla nazionale di Dalic di approdare agli ottavi di finale dove ad attendere i vice campioni del mondo ci sarà il sorprendente Giappone che ha fatto lo scalpo a Germania e Spagna ma perso incredibilmente contro la Costa Rica a testimonianza di come questo Mondiale sia "pazzo".

I pro della Croazia

La nazionale di Zlatko Dalic è ormai rodata, affiatata e in possesso di qualità tecniche non indifferenti con un centrocampo da fa invidia a tutte le altre nazionali. Il metronomo, regista, tuttofare Luka Modric nonostate i 37 anni suonati continua a dipingere calcio e ai suoi lati Marcelo Brozovic e Mateo Kovacic danno equilibrio, qualità, quantità e capacità di inserimento. Sugli esterni c'è il sempreverde Ivan Perisic, uno dei migliori della sua nazionale come spesso gli capita, Vlasic vera rivelazione del Torino e il duttile Kramaric che può agire da esterno o da prima punta a seconda delle partite e delle esigenze.

Il Giappone è una squadra ordinata, che corre e che fa del collettivo la sua prerogativa principale. Servirà una Croazia più letale e soprattutto più veloce di pensiero rispetto alle uscite contro Belgio e Marocco per staccare il pass per i quarti di finale dove, in caso di passaggio del turno, incontrerebbe la vincente di Corea del Sud-Brasile (uno dei favoriti alla vittoria finale). La Croazia, però, in questi anni ha dimostrato di poter battere chiunque e in caso di passaggio del turno si candida per ripetere l'ottimo Mondiale disputato nel 2018.

I contro della Croazia

Se i pro sono maggiori dei contro, anche la Croazia come tutte le nazionali ha dei punti deboli. Il primo dei ragazzi di Dalic è la mancanza del bomber, di quel giocatore capace di aggredire l'area di rigore e di far male agli avversari. L'ex Inter Livaja e Kramaric mon hanno queste caratteristiche e ciò potrebbe essere un problema in questa fase ad eliminazione diretta.

La difesa, poi, ha sì subito un solo gol in tre partite ma non è il punto forte della Croazia che ha concesso tante occasioni ai suoi avversari. L'incapacità poi di chiudere o di sbloccare le partite potrebbe essere un terzo "problema" non di poco conto per una nazionale che per performare ha bisogno che tutti i suoi interpreti facciano la loro parte.

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