
Dopo una cavalcata trionfale, è arrivata la certezza matematica: il Sassuolo è di nuovo in Serie A. La vittoria per 3-1 nel derby contro il Modena e il 2-2 dello Spezia a Mantova ha regalato ai neroverdi la promozione con ben cinque giornate d'anticipo. La promessa dell'ad Giovanni Carnevali, dopo la dolorosa retrocessione dello scorso maggio, è stata mantenuta. Tutto merito della rivoluzione programmata in estate con la scelta di affidare la panchina a Fabio Grosso, a cui era riuscita la stessa impresa due anni fa col Frosinone.
Fondamentale la decisione di non smantellare la squadra retrocessa dalla massima serie. È rimasto il capitano Domenico Berardi, calciatore bandiera che non ha mai ceduto alle sirene delle grandi squadre e che ha accettato di scendere in B per riportare il Sassuolo nel calcio dei grandi. Sono state respinte tutte le offerte arrivate per Armand Laurienté: protagonista assoluto in campionato. L’esterno francese con 15 gol è finora il miglior marcatore della squadra. Nella passata stagione si era fermato ad appena 5 reti. Ora è rinato grazie a Grosso, che ha saputo valorizzare il suo talento. Decisivi sono stati pure i dieci gol messi a segno da Pierini, i nove di Mulattieri e i sette di Thorstvedt e Moro. Insieme all'apporto di Toljan, Boloca e Obiang, che si sono dimostrati un vero lusso per la categoria.
— U.S. Sassuolo (@SassuoloUS) April 13, 2025
La supremazia del Sassuolo non è mai stata davvero in discussione. Dopo un inizio così così, i neroverdi hanno comandato la classifica fin da inizio anno, prendendo il largo su tutte le inseguitrici. Con vittorie spesso maturate con risultati larghi, a ulteriore dimostrazione di un campionato dominato. Soltanto il Pisa di Inzaghi ha provato davvero a tenere il passo, poi più nulla. Per la formazione di Grosso sono 75 punti conquistati in 33 partite, addirittura 73 i gol realizzati: in media almeno due per ogni sfida. Un record per la Serie B, l'ultimo club a superare la quota (in un campionato a 22) era stato l’Empoli di Vivarini e Andreazzoli nel 2017-18: i toscani arrivarono a 88 reti a fine stagione. Ora l'obbiettivo è raggiungere il primato del Milan di Castagner stagione 1982-83, quando i rossoneri si fermarono a 77 centri. Poi sarà la volta di programmare la prossima stagione, con le conferme certe di Grosso e di tutti i punti di forza della squadra. Con la stessa aspirazione di sempre: essere un club modello in Serie A.
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Dietro il Sassuolo, continua il testa a testa tra Pisa e Spezia, per l'altro posto, valido per la promozione diretta. I nerazzurri si trovano al secondo posto a quota 66 punti, 7 in più degli aquilotti. Nelle prossime giornate, il Pisa affronterà Cremonese, Brescia, Frosinone, Bari e Sudtirol mentre lo Spezia affronterà Cosenza, Frosinone, Salernitana, Reggiana e la stessa Cremonese.
Qualora le distanze dovessero restare invariate, gli uomini di Pippo Inzaghi festeggerebbero la promozione a due giornate dalla fine, perché i liguri non potrebbero recuperare più di 6 punti.La bagarre playoff vede coinvolte Cremonese, Catanzaro, Juve Stabia, Palermo, Bari e Cesena. Equilibrio e incertezza prevarranno fino alla fine.
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