A proposito di allenatori che saltano, non è che poi sia sempre colpa loro. Prendete Slaven Bilic, uno che si è fatto un nome in Premier League, soprattutto sulla panchina del West Ham, dopo aver fatto anche il Ct della Croazia. Ad un certo punto della carriera ha deciso di monetizzare, che poi bisogna anche pensare alla pensione. Ed è finito nel campionato più cool del momento, quello dove tutto l’oro luccica.
Certo, non era la squadra migliore del lotto, ma che ne sappiamo noi che non abbiamo gli stadi di proprietà e che, dunque, non ci possiamo permettere di ingaggiare i giocatori top? E allora Bilic si presenta, il primo anno porta la sua squadra ad essere la prima della altre (quelle, insomma, che sono tutte di proprietà del locale fondo di investimento), poi però quando ricomincia la stagione si ritrova con una rosa di soli 14 giocatori, di cui la metà arrivati dalle giovanili. Insomma “una brutta situazione”, dice lui, tra l’altro neanche l’unica, perché altre squadre del torneo si trovano con gli stessi problemi.
Finisce dunque che Bilic perde il lavoro, altro che fondo pensione. E che ora si trova di nuovo alla ricerca di un posto, ma per fortuna in fondo a 56 anni ce la può ancora fare.
Anche noi, però, quelli che il calcio è ormai in mano ai più ricchi e noi siamo degli straccioni indebitati. Perché a domanda sul perché se ne sia andato da quel mondo dorato, il tecnico ha risposto candidamente “semplice: non avevano soldi per pagarmi”. Capita, per carità. Ma se capita in Arabia Saudita…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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