Gran bel viaggio di Gianni Morandi a Liverpool per tifare il suo Bologna, storie di artisti vicini al football per passione vera e antica, Gino Paoli con il giubbotto del Genoa, Antonello Venditti e «Grazie Roma», Eros Ramazzotti e la Juventus, Roby Facchinetti ha scritto l'inno dell'Atalanta, Celentano «se non sbaglio lei ha visto l'Inter-Milan con me». Roba da xxlboomer, replicano in molti. Verissimo, infatti la de-generation contemporanea offre figure, figuri e testi ben diversi. Prendete la band, nel senso di gruppo formato da Fedez-Emis Killa-Lazza-Tony Effe, i fab four del meraviglioso pubblico di San Siro, settore curva. Vivono un tifo strano, particolare come la loro musica, in verità le cronache giudiziarie li segnalano nella top list di coloro che hanno frequentazioni, non propriamente sportive, con personaggi oscuri della criminalità, quelli che si sono impossessati del mercato dentro e attorno agli stadi di calcio. Siamo dunque passati da «C'era un ragazzo...» (Morandi) o «...
che ci fai piangere abbracciati ancora» (Venditti) a splendidi pensieri e garbate parole «dentro il letto due top model No police, no problem» (Killa) o «...soldi, droga è sempre stato il nostro slogan...» (Effe). Non vedo dunque perché stupirsi delle ultime notizie, basterebbe controllare le parole del dolce stil novo di tali artisti. E poi andare allo stadio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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