Adesso Macron teme i disordini: il pugno duro per Francia-Marocco

Sono ore tesissime in Francia mentre si aspetta la semifinale. Stasera saranno schierate almeno 2mila unità, e gli Champs Elysée potrebbero essere chiusi

Adesso Macron teme i disordini: il pugno duro per Francia-Marocco

Semifinali dei mondiali, la Francia si troverà ad affrontare il Marocco sul campo. E Parigi si prepara per la partita di stasera, con un ingente dispiegamento di forze. Si parla di 2mila unità, fra gendarmi, poliziotti su moto e agenti a cavallo. Non solo, diverse strade verranno chiuse e non mancheranno zone "osservate speciali".

Secondo il presidente francese Emmanuel Macron si tratterà di un match fraterno e amichevole, ma è innegabile che in queste ore che precedono la semifinale dei Mondiali fra Francia e Marocco si avverta un certo nervosismo per le vie parigine, specie se si considerano i precedenti disordini.

Timori per il dopo Francia-Marocco

Si teme per il post-partita. Secondo quanto riferiscono dalla stampa estera, Parigi si sta preparando per affrontare una eventuale crisi dal punto di vista della sicurezza.

Particolare attenzione agli Champs Elysée, che in questo mondiale hanno visto spesso i tifosi marocchini riunirsi per festeggiare le vittorie conseguite. Sempre agli Champs Elysée sono però soliti ritrovarsi anche i sostenitori della Francia, motivo per cui l'attenzione è altissima. Ci sono voci che parlano addirittura di una chiusura preventiva del celebre viale.

Intanto per la serata di stasera saranno dispiegati 2.000 uomini, invece dei 1.200 delle precedenti occasioni. La prefettura parigina intende evitare in ogni modo che si generino scontri fra le tifoserie.

Pare che ben 3 milioni di marocchini siano pronti a festeggiare in caso di successo. Un numero enorme. Basti pensare che nella periferia nord di Parigi, oltre che nel dipartimento provenzale di Vaucluse, viene ospitato il 37% della popolazione marocchina residente in Francia, per un totale di 930 mila persone. E a loro si uniscono tunisini, algerini, libici, senegalesi. Tutti felici che una squadra africana abbia raggiunto un tale risultato ai mondiali, tutti pronti a scendere in piazza e festeggiare in caso di vittoria.

"Rapporti sereni"

Il clima è elettrico, frizzante. Sabato scorso, dopo la vittoria sul Portogallo, non sono mancati i disordini nella capitale francese. Alla fine il risultato è stato di 19 poliziotti feriti, qualche fermo e alcuni veicoli incendiati.

Tanti tifosi marocchini si sentono ormai anche francesi. È opinione di molti, anche del presidente Macron, che non ci sia nulla da temere. Nessuna ripercussione, nessun senso di rivalsa. "È una falsificazione storica immaginare che dietro l'incontro sportivo di questa sera a Doha sia in agguato una sfida identitaria", ha dichiarato Emmanuel Macron, come riportato dal Quotidiano Nazionale.

"La Francia ha un rapporto sereno col Marocco dal 1956, l'anno che sancì la fine del protettorato di Parigi e l'indipendenza di Rabat", ha aggiunto.

Per sicurezza, tuttavia, la prefettura ha dato disposizioni precise affinché le zone identificate come più sensibili vengano opportunamente pattugliate.

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