"Situazione invariata": quali sono le condizioni di Zeman

Lo stato di salute di Zdenek Zeman è stazionario: decisivi i prossimi esami strumentali e lo studio sui vasi sanguigni. "Indagini approfondite definiranno il quadro clinico"

"Situazione invariata": quali sono le condizioni di Zeman
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Non molto distante dal reparto in cui si trova Papa Francesco, al Policlinico Gemelli da due giorni è ricoverato anche l'ex tecnico Zdenek Zeman colpito da una sospetta ischemia cerebrale con la corsa in ospedale in codice rosso. Dopo la grande paura delle prime ore e il quadro clinico comunque molto delicato del boemo di 77 anni che fatica a parlare ma capisce molto bene cosa gli sta accadendo, sono giunte nuove informazioni sullo stato di salute.

Come sta Zeman

A 48 ore dal ricovero c'è una "situazione invariata": è quanto appreso dall'Adnkronos attraverso fonti sanitarie sulle condizioni dell'ex allenatore di Foggia, Lazio, Roma e Pescara che si trova nell'unità di Neurologia (Stroke Unit). Per adesso, i medici fanno sapere che è impossibile fare previsioni e ogni prospettiva sarà valutata "nei prossimi giorni" quando Zeman sarà sottoposto a "indagini approfondite" che "permetteranno di definire precisamente il quadro". Adesso, dunque, il suo stato di salute rimane stazionario.

Cosa si saprà dalla risonanza

Nella gioranta di venerdì, il professor Alessandro Olivi, direttore dell'Unità operativa complessa di Neurochirurgia e direttore del Dipartimento di Neuroscienze del Gemelli, è stato chiaro: "Non sappiamo se tornerà a parlare". Lo stesso ha affermato successivamente anche un neurochirurgo di fama internazionale, Giulio Maira, che è in passato ha ricoperto il ruolo di titolare della Cattedra di Neurochirurgia oltre a essere stato direttore dell'Istituto di Neurochirurgia del Policlinico Gemelli.

"Non sappiamo quando e se Zeman tornerà a parlare. Tutto dipende dall'entità e dalla durata dell'ischemia cerebrale che lo ha colpito. Serve tempo e accertamenti approfonditi, tra cui la risonanza magnetica con studio angiologico, fondamentale perché svela entità, sede e durata dell'evento". Insomma, l'esame strumentale che probabilmente verrà effettuato tra domenica e lunedì saprà dirci molto di più sulla gravità della situazione e le possibilità che il boemo ha di recuperare.

Lo studio sull'ischemia

La risonanza non sarà l'unico strumento. "Per avere un quadro più chiaro è necessario anche uno studio dei vasi che portano sangue al cervello. C'è stato un meccanismo che ha bloccato il normale afflusso del sangue al cervello - ha aggiunto Maira - Ecco, ora i medici che lo hanno in cura devono capire la causa di questo blocco, se si tratta di un motivo emodinamico o embolico". Impossbile, dunque, fare anche una prima stima sul percorso e i tempi di recupero necessari per questa situazione: tutto dipende "dal tipo di ischemia e dalla sua durata - sottolinea Maira - Se si tratta di una forma transitoria, che dura pochi attimi, nessun problema. Se invece l'ischemia è stata più prolungata, allora la zona cerebrale potrebbe non avere possibilità di recupero completo".

"Zeman è un mito"

Profondo dispiacere è stato espresso anche da Donato di Campli, l'ex procuratore di Marco Verratti che ha indossato prima la maglia del Pescara. "Zdenek Zeman qui a Pescara è un mito, un idolo per tutti: per la città e la squadra. Fa male saperlo in ospedale per un'altra ischemia cerebrale, dopo un ictus che lo aveva colpito lo scorso ottobre.

Sta pagando per le tante, troppe sigarette fumate negli anni. Mi dispiace tantissimo, spero si riprenda presto. È un uomo tutto di un pezzo, una persona perbene, lo dimostra tutto l'affetto che gli sta arrivando in queste ore da ogni parte d'Italia e non solo".

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