Sprofondo Inter, che succede?

Simone Inzaghi: "Abbiamo sbagliato completamente la partita". Ma il tempo stringe, lunedì l'Inter giocherà di nuovo contro la Fiorentina

Sprofondo Inter, che succede?
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Dopo la batosta patita all'Artemio Franchi di Firenze l'Inter non ha neanche il tempo di leccarsi le ferite, deve subito pensare alla prossima sfida che, ironia della sorte, sarà ancora contro la Fiorentina, ma stavolta a San Siro. Difficile trovare un colpevole tra i nerazzurri, nessuno si salva.

Gli occhi sono puntati soprattutto su Calhanoglu, con il turco che è ancora troppo fuori forma per essere vero. Molti pensavano che l'opaca prestazione del derby fosse dovuta al rientro dopo l'infortunio e, quindi, alla scarsa condizione di forma. Può essere, il ritmo del resto si ritrova solo giocando e rigiocando. Ma in quel di Firenze Calha non è andato male, di più. Ben lontana dalla sufficienza la sua prestazione. Quest'anno per lui le cose non vanno bene, visti i numerosi infortuni (già tre in questa stagione, sempre muscolari). Non sarebbe meglio aspettare ancora per ributtarlo nella mischia? Ma le alternative non sono così entusiasmanti (vero Aslani?). Nel centrocampo nerazzurro a Firenze sono andati decisamente male anche Mkhitaryan e Frattesi. Quest'ultimo non ne ha indovinata una, eppure ha avuto l'occasione di partire da titolare, una volta tanto. Il migliore, tra i suoi, è stato Barella, pur non raggiungendo la sufficienza piena.

Inzaghi si è cosparso il capo di cenere subito dopo il novantesimo: "Abbiamo sbagliato completamente la partita", per poi aggiungere che "è stata una sconfitta meritata". Si prende la sua buona quota di responsabilità. "Torniamo a casa feriti, a testa bassa, ma pronti a ripartire più forti di prima". È normale che dica questo, deve provare a infondere fiducia ai propri ragazzi. Dopo i complimenti alla Fiorentina il tecnico nerazzurro aggiunge che la squadra viola "ha messo in campo tutto ciò che è mancato a noi: corsa, determinazione, aggressività. È una sconfitta che fa male per come è maturata, però non è il momento di fare drammi, ma di tornare a lavorare. Lunedì rigiochiamo con la Fiorentina e non voglio sentire scuse né alibi". Vedremo se ci sarà la scossa auspicata.

La cosa che più ha colpito della partita di Firenze è che la squadra di mister Palladino ha dominato il campo pur avendo gli uomini contati, con la panchina infarcita di ragazzi della Primavera. L'Inter invece aveva tutti disponibili, tranne il nuovo acquisto Zalewski. Eppure la Viola ha fatto la partita, e che partita, l'Inter invece è apparsa completamente fuori fase, svuotata. Possibile che abbia influito, a livello psicologico, il fatto di dover vincere a tutti i costi per superare il Napoli?

Anche il portiere nerazzurro Sommer, al di là di una paratona su Kean, non è apparso sicurissimo: si è mosso in ritardo, su una zuccata di Kean e ha preso gol sul proprio palo. E che dire della topica di Dimarco, che ha passato la palla agli avversari favorendo il terzo gol viola. A nulla è servito il tentativo disperato di Inzaghi, alla fine, di schierare quattro punte.

Al di là della filosofia nel calcio si può giocare male ma fare punti (e gol). Il problema è che davanti l'Inter non è stata quasi mai pericolosa. Ci sta che Thuram e Lautaro abbiano delle pause di rendimento, ma quando butti nella mischia le riserve e poi vedi Arnautovic sprecare in modo goffo un'occasione ghiotta davanti al portiere, c'è poco da aggiungere. Taremi? Non pervenuto, forse per un problemino fisico ancora irrisolto. Il rendimento dell'iraniano fino a qui è stato molto negativo, altro che "Prince of Persia..." come veniva chiamato in Portogallo.

Che dire, l'Inter vista a Firenze è davvero la brutta copia di

quella vista sino a poco tempo fa, anche se è ancora in corsa per tutte le competizioni (campionato, coppa Italia e Champions). Ma c'è da stare poco allegri: i tifosi nerazzurri comincino a fare gli scongiuri per lunedì.

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