"Troppi antidolorifici...". Lo sfogo di Smalling infortunato: cos'ha detto

Il difensore inglese della Roma, fermo da settembre per infortunio, è tornato a parlare: "Non ho chiesto di andare via. Mesi frustranti, su di me solo voci false"

"Troppi antidolorifici...". Lo sfogo di Smalling infortunato: cos'ha detto
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Dopo mesi di silenzio e a pochi giorni dall'esonero di José Mourinho, Chris Smalling torna a parlare con l'intenzione di fare chiarezza sul suo infortunio, che lo sta tenendo lontano dai campi da inizio settembre. Alle prese con una tendinopatia tra coscia e ginocchio, l'inglese ha giocato solo le prime tre gare della stagione giallorossa, fermandosi dopo il ko con il Milan del 1° settembre. Un lungo calvario, che ormai ha preso da tempo le sembianze di un incubo.

Il difensore della Roma ha scritto un lungo messaggio sulle sue storie di Instagram per alcune puntualizzazioni. "Dal mio arrivo alla AS Roma nel 2019 il mio impegno e la mia lealtà nei confronti del club non hanno mai vacillato. Dall'istante in cui ho messo piede alla Roma, mi sono sentito immediatamente a casa. Roma è la mia casa, e il rapporto che ho instaurato con i tifosi della AS Roma è qualcosa a cui tengo molto" ha esordito il difensore classe '89.

L'ex Manchester United va dritto al punto, entrando nel merito dei rumor, che lo hanno riguardato in questi mesi: "Per questa ragione, vorrei affrontare alcune delle voci che circolano da qualche tempo. Vorrei anzitutto mettere in chiaro che non ho mai né chiesto né contemplato di lasciare questo grande club. Detto francamente, gli ultimi mesi sono stati i più frustranti della mia carriera. Ci sono cose nel calcio come nella vita che possiamo controllare, e altre che invece sfuggono al nostro controllo. Questo infortunio appartiene alla seconda categoria. A nessun calciatore piace trascorrere le proprie giornate su un lettino fisioterapico. Questo periodo lontano dai miei compagni, contrassegnato da un imprevisto dopo l'altro, mi ha messo a dura prova. I miei compagni vengono e verranno sempre davanti a tutto, ma la priorità assoluta dello staff medico è di garantire che io possa dare un contributo significativo nella seconda parte di questa stagione e nelle stagioni a venire".

Sul lungo periodo di riabilitazione e sulla scelta delle cure, ci sono state tante illazioni. Su questi punti Smalling ci tiene a chiarire: "Mi sono mostrato aperto verso qualsiasi tipo di soluzione proposto dagli specialisti, tanto a breve quanto a lungo termine, e le insinuazioni secondo cui avrei dettato io il piano di recupero sono false. Avendo escluso ogni esperto consultato il ricorso all'intervento chirurgico, non mi resta che confidare nelle competenze di chi segue la mia riabilitazione, la quale, al contrario di quello che si crede, comprende, eccome, antidolorifici. In abbondanza. La priorità assoluta è garantire che io possa giocare per l'AS Roma al massimo delle mie potenzialità per gli anni a venire. La pazienza e la lealtà con cui mi accompagnate verso questo laborioso percorso di rientro sono molto apprezzate. Non vedo l'ora di rivedervi tutti presto".

In chiusura Smalling ha voluto porgere un saluto a José Mourinho, con cui i rapporti non erano più idilliaci, dopo che in

varie occasioni lo Special One aveva manifestato molte perplessità sulla sua assenza forzata. La speranza è quella di tornare in campo da febbraio, quando De Rossi potrebbe avere a disposizione un centrale, nuovo di zecca.

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