Pep Guardiola a distanza di quasi un anno dalla conquista della Champions League, vinta in finale a Istanbul contro l'Inter di Simone Inzaghi, è uscito alla scoperto ammettendo come la sua squadra abbia vinto quella finale grazie a dettagli che hanno sorriso ai Citizens e non ai nerazzurri. "Abbiamo perso l'ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l'Inter abbiamo vinto la Champions League con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato", le sue parole in conferenza stampa qualche giorno dopo la bruciante eliminazione subita dal Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Guardiola ha voluto fare questo parallelismo tra il quarto di finale contro il Real Madrid e la finale della passata stagione per spiegare come nel calcio contino e non poco i dettagli. L'allenatore spagnolo ha poi spiegato: "Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile". Il City è ancora in corsa per poter vincere la Premier League, dove è primo con due punti di vantaggio su Arsenal e Liverpool e anche l'FA Cup dove in semifinale se la vedrà contro il Chelsea.
La finale di Istanbul
L'atto finale della passata edizione della Champions League ha visto come protagonisti l'Inter di Simone Inzaghi e il Manchester City di Pep Guardiola dato per nettamente favorito alla vigilia. La sfida dell'Ataturk, però, ha detto tutt'altro con i nerazzurri che hanno giocato decisamente meglio seppur senza riuscire a capitalizzare la grande mole di lavoro e le occasioni avute tra imprecisione, sfortuna ed errori clamorosi come quelli di Romelu Lukaku che di testa a pochi metri dalla porta riuscì nell'impresa di centrare in pieno il portiere brasiliano Ederson.
Quello lo spartiacque di una partita che si sarebbe potuta dilungare fino ai tempi supplementari e poi eventualmente ai rigori.
Oltre all'errore clamoroso di Lukaku, pesarono sul risultato finale la traversa di Dimarco e il successivo tap-in bloccato dallo stesso attaccante belga in versione difensore, oltre all'errata valutazione di Lautaro Martinez che, solo davanti ad Ederson, decise di calciare da posizione defilata invece di servire al centro Marcelo Brozovic.
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