Tutto il fashion della calzatura è qui, nei padiglioni di Fiera Milano a due passi da Expo Milano 2015, dove sono in mostra e sfilano in passerella, le collezioni della prossima primavera - estate per donna, uomo, bambino. E’ l’edizione numero 80 di theMicam, il grande salone internazionale organizzato da Assocalzaturifici, che fin dall’apertura è affollato di visitatori professionali italiani e stranieri.
Manifestazione di rappresentanza del made in Italy calzaturiero che si confronta per qualità, design, stile e innovazione con la concorrenza estera: 1.443 gli espositori di cui 602 stranieri. Edizione importante perché le nostre imprese calzaturiere sono decise a cogliere i timidi segnali di ripresa emersi nel secondo trimestre del 2015 con l’export a fare da traino alla produzione pur con tutte le difficoltà emerse a livello internazionalein in diversi importanti Paesi, mentre il mercato italiano da anni fa segnare una contrazione nei consumi. L’estero è fondamentale per la crescita del settore e preoccupa l'ipotesi di un nuovo rafforzamento dell'euro. "Il nostro settore - dice Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici - esporta oltre l'85% della produzione ed è quindi inevitabile che le performance commerciali delle aziende risentano dei cambiamenti, oggi più che mai repentini, della congiuntura internazionale. Le esportazioni in valore tengono, anche se si verifica una contrazione dei volumi in una situazione che è molto eterogenea tra le diverse aree di mercato e, anche all'interno di una stessa area, tra i diversi Paesi”.
Dall'indagine di Assocalzaturifici diffusa a inizio della manifestazione, emerge che gli ordini esteri registrano un aumento (+1,2% in volume), pur con andamenti disomogenei tra i mercati. Non parte invece la domanda interna: i consumi delle famiglie indicano flessioni dell'1% in quantità e del 3,2% in spesa rispetto al primo semestre dello scorso anno, con prezzi medi in ribasso del 2,2%. "Si tratta anche qui di un miglioramento rispetto alle contrazioni decisamente più negative degli scorsi semestri - prosegue la presidente di Assocalzaturifici - ma siamo ancora molto lontani dal ristabilire un livello soddisfacente della domanda interna".
A fine giugno le aziende calzaturiere in Italia sono 4.968 (-1,3%) con 77.119 addetti (in media 15,5 unità per azienda, in aumento dell'1,9%). I primi sei mesi del 2015 si sono chiusi con un arretramento della produzione pari al 3,2% in quantità rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Il dato è quindi negativo anche se, nella seconda parte del semestre, si sia registrato un lieve miglioramento. Nei primi cinque mesi del 2015 sono stati esportati 93,1 milioni di paia, quasi 5,1 milioni in meno rispetto all'analogo periodo del 2014, per un valore di 3,5 miliardi di euro. Si tratta quindi di un incremento in valore dell'export pari al 3,1%, accompagnato però da una riduzione del 5,2% in termini di volume. C'è stato quindi un cambiamento progressivo del paniere dei prodotti esportati verso calzature a più alto valore aggiunto. Soffrono i segmenti delle calzature medie, mentre l'alto di gamma continua a mostrare la sua competitività nonostante le difficoltà dei mercati.
"Stavamo aspettando una ripresa trainata soprattutto da un raggiustamento dei rapporti di cambio euro-dollaro - spiega ancora Annarita Pilotti - ma oggi dobbiamo registrare una rapida modifica della situazione non solo a livello dei singoli Paesi, ma anche nei rapporti valutari con le principali monete internazionali. La nostra competitività però rimane confermata proprio dal dato in aumento delle esportazioni in valore nonostante tutte le turbolenze di questi ultimi mesi e in particolare delle ultime settimane". La situazione dei mercati vede da un lato i Paesi Ue, che registrano una stabilità delle esportazioni in valore, e dall'altro i Paesi extra-europei, che aumentano maggiormente gli acquisti, ma presentano situazioni molto meno omogenee. Le vendite verso l'Unione Europea, infatti, rimaste stabili in valore (+0,5%), cedono il 4,8% in quantità con i due mercati storici che sembrano procedere in direzioni opposte: incrementi superiori al 4% in Germania e brusco rallentamento in Francia, dopo un quinquennio di costante crescita (-4,2% in valore e -12,2% in volume). L'export verso i mercati extra-Ue, per contro, mostra nell'insieme una crescita in valore superiore rispetto alla Ue (+6,1%) ma, al tempo stesso, una contrazione in volume più accentuata (-6%), con prezzi medi in aumento di quasi 13 punti percentuali.
"theMicam permette alle imprese italiane di acquisire visibilità sul mercato mondiale e questo è fondamentale - ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi inaugurando theMicam -. Questo settore come tutti gli altri, ha bisogno di una ripartenza, di un rilancio dei consumi interni e questo si può fare con un Paese semplice che metta mano alle riforme per sburocratizzare. Il +0,3% di Pil del secondo trimestre, sicuramente non basta". E Annarita Pilotti ha definito “eroi coloro che oggi fanno impresa in Italia". "Il nostro settore - ha sottolineato - ha bisogno delle istituzioni: di defiscalizzazione, di incentivi, di fondi europei. In altre parole di quasi tutto".
Il fashion italiano ha bisogno dall'Europa di norme contro la contraffazione, del Made in, ha ribadito l'eurodeputato europeo del Pd Paola Bonafè. "Il Made in è uno degli argomenti sui quali a Bruxelles dobbiamo ancora lavorare - ha detto - perché il riconoscimento della provenienza dei prodotti è di fatto la nostra forza ed è un risultato che dobbiamo portare a casa". "Ma sono anche altri i problemi urgenti che riguardano le nostre aziende e la nostra economia - ha ricordato Bonafè - come, ad esempio le sanzioni alla Russia che penalizzano le esportazioni".
Per Corrado Peraboni, ad di Fiera Milano "theMicam dimostra che non c'è bisogno di essere tedeschi per fare un rassegna a livello mondiale. Tutte le manifestazioni fatte nel 2015 qui a Fiera Milano hanno registrato un segno più e questo ci fa ben sperare sapendo ce di solito le fiere anticipano e tendenze dei mercati".
"Da Milano, dalla nostra Regione, si apra un tavolo internazionale della Moda che coinvolga tutti: Parigi, Londra, New York si incontrino in piazza Città di Lombardia, per un'Italia che vuole crescere nel mondo" è la proposta lanciata da Mario Mantovani, vice presidente con delega alle Relazioni Internazionali, rapporti con l'Unione Europea e Programmazione comunitaria di Regione Lombardia, che ha aggiunto: "C'è una espressione famosa, quasi una parola magica nota a livello internazionale, ed è Made in Italy. Quando si parla di Italia all'estero si pensa sempre agli alti standard qualitativi della produzione nazionale, al nostro modo di saper creare e fare bene".
"Un grande imprenditore italiano - ha ricordato Mantovani - mi diceva che l'Italia deve diventare l'oreficeria del mondo: il luogo dove si producono e si acquistano gli oggetti più preziosi, dove si incontrano bellezza e qualità. Il territorio lombardo deve in questo ambito essere sinergico all'intero Sistema Paese, prestando particolare attenzione ai Paesi emergenti perché è proprio lì che dobbiamo portare e far conoscere le nostre abilità".
In Fiera Milano si svolge in contemporanea con theMicam anche Mipel, edizione108, salone dedicato alle borse e accessori di pelletteria, presenti oltre 200 brand. C'è tutto il made in Italy della pelle in mostra fino al 4 settembre. Edizione rinnovata e con una nuova direzione che segna il nuovo corso voluto dal presidente di Mipel Roberto Briccola, e sancito con la nomina del nuovo presidente Aimpes Riccardo Braccialini punta a conferire una dimensione di glamour internazionale e a rendere protagonista l'eccellenza made in Italy. Tante le novità previste per questa edizione e realizzate grazie anche al supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico e di Ice - Italian Trade Agency. La piu importante riguarda il coinvolgimento di 10 designers rappresentativi della creativita Made in Italy contemporanea, Badura, Barbara Bonner, Benedetta Bruzziches, Alessandro Enriquez, Filippo Fanini, Gedebe, Azzurra Gronchi, Giancarlo Petriglia, Salar e V73 che espongono una selezione delle loro nuove collezioni primavera - estate 2016 in una nuova area a loro dedicata: The Glamourous. Mipel quest'anno è occupa il padiglione 10, spostandosi dal primo piano a piano terra - dove peraltro si trovano i padiglioni dedicati alle calzature di theMicam - permettendo così al visitatore di ottimizzare il proprio percorso in Fiera e di raggiungere più agevolmente l'area Sintesi dove sono presentati i pezzi iconici di stagione dei brand.
GLI APPUNTAMENTI DI MERCOLEDI' 2 settembre a theMicam
ore 16.30 – theMICAMmedialounge Corso Italia – RDS @ theMicam Workshop a cura di Petra Loreggian con la fashion blogger Lucia Del Pasqua di “The Fashion Politan”, la showgirl Marina Graziani, che interverrà sul tema del marketing e dell’importanza di veicolare l’informazione sui social network, e Veronica Benini dell’Accademia dello Stiletto che spiegherà come camminare ed essere sexy sui tacchi a spillo
theMICAMsquare pad. 7
ore12.30 Sfilata theMicam; ore 14.30 Guida per Buyer, calzature primavera - estate 2016 - Jacqui Ma, Direttore Footwear and Accessories Wgsn; orev15.00 Tendenze dalle vetrine internazionali e Future Store Design – Vanessa Belleau, Senior Consultant Wgsn Mindset; ore15.30 Macro Tendenze, Calzature A/I 16/17 – Helen Sac, Senior Consultant Wgsn Mindset
theMicam, in collaborazione con la Biblioteca della Moda di Milano, rende anche omaggio alle grandi ispirazioni fashion dal passato e in particolare agli anni’70, una decade sempre più riscoperta e reinterpretata dalla moda che sarà protagonista di una mostra fotografica dedicata alle più iconiche riviste fashion di quegli anni e all'ispirazione Seventies.
Un’occasione speciale anche per ricordare e celebrare i 70 anni di Assocalzaturifici. Milano celebra poi TheMicam anche in città con la scultura simbolo della manifestazione che resterà esposta in piazza San Babila e in Largo La Foppa e con le serate del fuorisalone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.