Napoli - Raffica di arresti in Campania nell’ambito dell’inchiesta sui rifiuti per l'emergenza. Attestazioni false sui collaudi agli impianti di produzione di Cdr realizzati in Campania. Questo all’origine dell’inchiesta della Procura di Napoli che ha portato all’emissione di 14 ordinanze di custodia cautelare con il beneficio degli arresti domiciliari. L’indagine si è concentrata sui lavori delle commissioni di collaudo dei siti di Cdr costruiti da Fibe Spa e Fibe Campania su appalti banditi dal commissariato di Governo per l’Emergenza rifiuti nel 1999. I reati ipotizzati sono falsità ideologiche in atto pubblico. In particolare viene contestato ai componenti delle commissioni di collaudo, la stesura di certificati di collaudo dove viene "attestata falsamente l’ottemperanza di Fibe-Fisia Spa" negli impianti di produzione di Cdr a produrre frazioni di rifiuti rispondenti agli impegni contrattuali. "Un’inidoneità - sottolinea una nota il procuratore aggiunto Aldo De Chiara - messa in risalto da sopralluoghi e analisi di organismi tecnici e dalle indagini della Procura"
Raffica di arresti Secondo quanto riferito da una fonte giudiziaria, tra i destinatari delle ordinanze ci sono anche
Claudio De Biasio - ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, più volte impiegato
nel commissariato per i rifiuti e attualmente alla Protezione civile - e Giuseppe Vacca, direttore dei
lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo scorso, e all’epoca dei fatti direttore
dei lavori nei Cdr.
Termovalorizzatore di Acerra C’è anche il direttore del termovalorizzatore di
Acerra, Giuseppe Vacca, tra le persone raggiunte dall’ordinanza di
custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Napoli
per presunte irregolarità nei collaudi degli impianti di Cdr in
Campania. Secondo gli inquirenti, Vacca e Mario Gily, tecnico
raggiunto anch’egli dal provvedimento, non avrebbero rispettato i
doveri previsti dalla normativa sugli appalti vigente all’epoca dei
fatti. In particolare avrebbero consentito "con una serie di note dal
contenuto mendace" l’installazione di macchinari diversi da quanto
indicato nel progetto.
Gli arrestati Ecco i nomi degli altri arrestati, tutti ai domiciliari per presunte irregolarità nel callaudo degli impianti di Cdr in Campania: Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Claudio De Biasio; Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II; Vittorio Vacca, ingegnere, direttore termovalorizzatore di Acerra; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi
Travaglione ufficio tecnico Benevento; Mario Cini e Francesco Scalingia. Secondo quanto verificato nel corso dell’inchiesta gli arrestatati avrebbero certificato l’idoneità di impianti sotto sequestro o la conformità del cdr.
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