Il Canada fuori da Kyoto "Il protocollo sul clima non sta funzionando"

Il governo di Ottawa decide per l'abbandono del Protocollo di Kyoto ma apre a Durban: "una strada che permette di andare avanti"

Il Canada fuori da Kyoto "Il protocollo sul clima non sta funzionando"

All'indomani della conferenza climatica di Durban, il Canada è il primo degli Stati aderenti al Protocollo di Kyoto a decidere per l'abbandono del trattato sul riscaldamento globale. 

L'annuncio sul passo indietro del governo di Ottawa arriva unitamente alla considerazione sul costo che il Protocollo avrebbe rappresentato per il Canada, se non avesse deciso di ritirarsi. È il ministro dell'Ambiente canadese, Peter Kent, ha sottolineare come per il Paese nord-americano la permanenza all'interno dell'accordo significherebbe il pagamento di 14 miliardi dollari in multe.

Firmato nel 1997, attualmente il protocollo di Kyoto è l'unico strumento esistente a livello internazionale a regolamentare le emissioni di gas a effetto serra. Il Canada avrebbe dovuto, secondo quanto stabilito, ridurre le sue emissioni del 6% rispetto ai livelli del 1990. I valori percentuali non hanno però accennato a diminuire e sono anzi aumentati nel corso degli anni.

Il governo Harper aveva già messo in discussione in precedenza gli obblighi legati a Kyoto, ridimensionando l'impegno chiesto al Paese e impegnandosi a ridurre le emissioni del 17%entro il 2025, un traguardo giudicato piuttosto modesto. D'altra parte continuare sulla linea di Kyoto vorrebbe dire per il Canada, sottolinea il ministro Kent, eliminare tutti i veicoli a motore, chiudere l'intero settore agricolo o tagliare il riscaldamento in tutti gli edifici del Paese, in ogni caso mettere a rischio "migliaia di posti di lavoro".

Secondo il ministro dell'Ambiente la roadmap prodotta da Durban "rappresenta invece una strada che permette di andare avanti" rispetto a Kyoto, accordo viziato dall'assenza di due tra i maggiori Paesi inquinatori, Stati Uniti e Cina e quindi destinato "a non funzionare". 

Ottawa propone invece "un nuovo accordo, con obblighi giuridici per tutti i grandi paesi inquinatori che permetta di creare occupazione e avere una crescita economica".

La posizione sostenuta dal Canada, ha voluto sottolineare il ministro Kent, gode di un crescente consenso. Stati Unti, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Russia, alcuni paesi dell'Ue, ma anche paesi in via di sviluppo, sarebbero vicini alla linea canadese.

 

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