Carceri: 68mila detenuti in uno spazio per 45mila

Sessantuno suicidi da inizio anno, il maggiore affollamento a Lamezia Terme

Sono più di 68.144 mila i detenuti nelle 206 carceri italiane che potrebbero ospitarne non più di 45.654. L'overbooking è di oltre 23 mila unità: una situazione esplosiva. Gli stranieri sono 24.584. I detenuti imputati sono 28.324, dei quali 14.482 in attesa di primo giudizio. I condannati definitivi sono 38.133. I dati sono riferiti a rilevazioni effettuate il 15 dicembre dal ministero di Via Arenula. Grazie alla legge cosiddetta «svuota carceri» approvata nel novembre del 2010, sono 4.102 i condannati con un anno di pena residua che hanno lasciato il carcere per andare in detenzione domiciliare. Nessuna recidiva. La metà degli istituti penitenziari soffre per mancanza di spazio vitale. I tassi più alti delle celle che scoppiano sono in Puglia (84%), Marche (83,9%), Emilia Romagna (75.6%), Friuli (75,1%) e Lombardia (74%). Nel 12% degli istituti il sovraffollamento tocca punte dal 100 ad oltre il 183%. Nel 42% varia dal 50 al 99%. Nel 20% va dal 20 al 50%.Solo il 13% rispetta la capienza prevista. Il carcere con il maggior tasso di sovraffollamento è quello di Lamezia Terme (183%), seguito da Brescia (177%), Busto Arsizio (162%), Como (150%) e Ancona (145%), dove è esplosa l'ultima rivolta. Il 42% dei detenuti è in attesa di condanna definitiva. Una buona fetta (il 36% del totale) è rappresentata da stranieri: sono 24.638, di cui 23.452 uomini e 1186 donne. Alto l'allarme suicidi.

Dall'inizio dell'anno, 61 detenuti si sono tolti la vita e 924 sono stati i tentativi di farla finita in cella. Quaranta le risse che si sono verificate in 28 istituti. Gli episodi di aggressione al personale penitenziario ammontano a 291 con un totale di 394 feriti (389 poliziotti penitenziari, 3 medici e due infermieri)

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