Carceri, ipotesi per svuotarle Gli ultimi 18 mesi di pena da scontare ai domiciliari

Il Guardasigilli punta a un pacchetto di misure da presentare già venerdì al prossimo Cdm. Circa 3mila detenuti beneficerebbero dell'eventuale misura

Carceri, ipotesi per svuotarle Gli ultimi 18 mesi di pena  da scontare ai domiciliari

Il ministro della Giustizia, Paola Severino ha deciso di ovviare al problema del sovraffollamento delle carceri. E per questo sta puntando a un pacchetto di misure che potrà approdare già venerdì prossimo in Consiglio dei ministri, alla vigilia della visita del Papa al cacere Rebibbia. 

Il punto principale su cui focallizzare l'attenzione è quello de maggior ricorso alle misure alternative al carcere. Una delle ipotesi in campo contempla la possibilità, per i detenuti a cui restano gli ultimi 18 mesi di pena, di scontare la detenzione ai domiciliari. Gli esperti di via Arenula lavorano sull'ampliamento del piano "svuota carceri" varato a dicembre 2010 dall’allora Guardasigilli, Angelino Alfano, che ha consentito a circa 4mila detenuti di scontare il residuo pena (massimo 12 mesi), agli arresti domiciliari.

Resteranno invece i "paletti" che escludono dalla pena alternativa i condannati per reati gravi e di particolare allarme sociale. Secondo le stime, sarebbero più di 3mila i detenuti che, se fosse approvato il pacchetto del governo Monti, beneficerebbero della detenzione domiciliare.

Una misura che peraltro permetterebbe alle casse dello Stato di risparmiare più di 300mila euro al giorno.

Ancora da definire invece se nel testo che il ministro Severino porterà a Palazzo Chigi rientrerà anche il braccialetto elettronico per il controllo a distanza dei detenuti.

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