Elena Banfi
Decidere di lasciare da parte sensazionalismo, operazioni di marketing grandiose e eventi imponenti per partire da un concetto di eleganza sofisticata ed esclusiva è una scelta coraggiosa, preambolo perfetto per raccontare l'universo d'eccellenza tutta italiana di Luvé. Il neo brand del lusso ha un'estetica complessa: si propone come artefice di un look completo, ma le sue capsule collection di abiti da cocktail e di scarpe gravitano attorno a una borsa, oggetto di nicchia dal fascino senza tempo da cui la storia di Luvé prende avvio. Presentata nel settembre dello scorso anno durante il Festival del Cinema di Venezia, Ursula Bag è un accessorio iconico dedicato a Ursula Andress, mito del cinema e spirito indomabile, resa indimenticabile da quella scena di 007 Licenza di Uccidere in cui esce dall'acqua, bikini bianco e pugnale alla cintura. Ursula bag le assomiglia: stile, carisma ed eleganza la rendono un concentrato di personalità unico, amato fin dal suo debutto da tante celeb, vedi Lady Gaga e Halle Berry. Il direttore artistico di Luvé, Filippo Bruno di Tornaforte (vincitore di un American Fashion Award, alle spalle collaborazioni illustri con Ralph Lauren, Cerruti, LVMH) racconta che la prima estimatrice è stata proprio la Bond Girl per eccellenza: «L'ho incontrata diverse volte a Berna. Mentre lavoravo come consulente stilistico, ho pensato di creare una borsa dedicata a lei. Così le portai un prototipo». La Andress venne subito al sodo: «Inutile parlarmi dell'idea disse fammi vedere la borsa!». L'amore fu di quelli a prima vista e il famoso prototipo finì in una teca a casa sua, gelosamente custodito. La particolarità di Ursula Bag risiede nei dettagli ricercati, a cominciare dall'originale chiusura in metallo, che rievoca la fibbia del più famoso due pezzi della storia e dal manico in legno di ulivo naturale lavorato a mano. Le nuove combinazioni di materiali per l'inverno prevedono vitello spazzolato e nappa, suède, ayer snake, velluto di seta e galuchat. Alla collezione si sono aggiunte la clutch con catena in rame con bagno d'oro a 24 ct e la micro bag che assomiglia a un bijoux. I colori? Raffinati ed esotici: prugna (tinta best seller), rosso lacca, bordeaux, nero, visone, viola, oltre a oro e argento. Per realizzare ogni esemplare servono ben 30 ore di lavoro: con amore e sapienza tutte italiane, le maestranze artigiane dell'azienda in provincia di Vicenza che si occupa della produzione danno vita a vere opere d'arte.
Il futuro promette un'impennata di charme: Bruno svela di essersi messo al lavoro su un'edizione speciale e sorprendente della Ursula Bag, che custodirà un vero e proprio omaggio alla sua ispiratrice. Nulla di più si può svelare, in attesa che la mitica Honey Ryder manifesti la sua divina approvazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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