"Caro Giulio, pochi possono competere con la tua maestria"

Pubblichiamo un appunto autografo di Andreotti relativo alla telefonata avvenuta dopo il fallimento del colpo di stato e il rientro di Gorbaciov a Mosca il 22 agosto 1991.

"Caro Giulio, pochi possono competere con la tua maestria"

Pubblichiamo un appunto autografo di Andreotti relativo alla telefonata avvenuta dopo il fallimento del colpo di stato e il rientro di Gorbaciov a Mosca il 22 agosto 1991. A seguire, l’ultima lettera di Gorbaciov ad Andreotti del 24 dicembre 1991.

Appunto 22 di Giulio Andreotti. VIII, 91 ore 13,30. Gorbaciov al telefono:

«Per 72 ore ho resistito a tutti i loro ultimatum. Hanno cercato anche di attaccarmi per mare e per terra, ma la mia guardia fedele ha resistito.

Gli avventurieri hanno visto che il popolo non li approvava. Yeltsin e altri presidenti hanno dato subito la loro contrarietà alla manovra.

Sono libero e di nuovo al Cremlino. Cerco nuovi candidati per posti chiave.

Parlerò in tv al popolo e spiegherò in sintesi quello che è successo. Mi incontrerò subito con i presidenti di 9 repubbliche. I valori di libertà sono inderogabili. 6 anni sono passati utilmente. Grazie per l'amicizia. La nostra pol. è nuova ma va incoraggiata. Voi siete veri amici. George (Bush, ndr) e voi dovete aiutarmi. Raissa (Raisa Michajlovna Gorbaciova, moglie, ndr) e i familiari = esemplari nel sostenerlo. Ora R. è malata.

I criminali saranno puniti. Procuratore istruisce i processi. Arrestati i golpisti. Ieri sono venuti e io non li ho ricevuti».

***

Caro Giulio,

oggi, proprio mentre stavo per scriverti, è venuto da me l'Ambasciatore Salleo, portando la tua lettera che mi ha toccato nel profondo dell'anima.

Nella mia coscienza la tua personalità si è fusa inseparabilmente con la bellissima Italia che m'aveva fatto innamorare a prima vista molti anni or sono.

Da quando assunsi la carica del Capo dello Stato, tu eri diventato il mio principale interlocutore italiano e in brevissimi tempi un carissimo amico.

Ogni nostro incontro diveniva per me una festa dello spirito, uno stimolo per riflettere sul nostro mondo, sulla nostra vita. Ciò è comprensibile: sono ben pochi nel mondo d'oggi quegli uomini politici che possono competere con te per intelligenza, esperienza, maestria.

Abbiamo fatto diventare regola i rapporti tradizionalmente calorosi tra i nostri Paesi, arricchendoli delle idee del nuovo pensiero.

Assumendo il ruolo-chiave di mediazione, tu hai fatto sì che l'Italia è divenuta nei tempi nuovi uno tra i primi amici sicuri del mio Paese.

Nelle difficili imprese della perestrojka ho sempre riscontrato la passionale partecipazione ed il caloroso appoggio di milioni di italiani. Questa è un'enorme forza morale che, come spero, continuerà a servire l'amicizia tra i nostri popoli.

Ogni incontro con il tuo Paese e per fortuna non sono stati pochi è memorabile per me.

Spero che mi tocchi la felice sorte di veder presto te e l'Italia. Ti ringrazio per l'invito. Ti abbraccio.

Gorbaciov

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