Caso Cè, la Lega vuol far saltare il bilancio

Nulla di fatto dopo un incontro di due ore nella sede di Fi e il Carroccio oggi potrebbe far mancare i suoi voti in consiglio

Marcello Chirico

Poteva essere il vertice chiarificatore, quello in cui definire una volta per tutte come uscire fuori dall’impasse. E invece non si è deciso nulla, perché il caso Cè resta ancora aperto e senza una soluzione. Non sono bastate infatti due ore e passa di riunione della Cdl ieri sera nella sede milanese di Forza Italia per mettere d’accordo tutti quanti, ma soprattutto il partito azzurro - col governatore Roberto Formigoni in testa - e la Lega Nord, rimasti arroccati sulle proprie posizioni.
A questo punto oggi in consiglio regionale potrebbe verificarsi davvero quanto minacciato nei giorni scorsi dal Carroccio, ovvero far mancare i propri voti durante la votazione del Rendiconto di Bilancio 2004. Documento, per altro, già condiviso dai lùmbard e di cui è relatrice proprio la consigliera padana Rosy Mauro. Ciononostante gli uomini della Lega sono pronti a votare ugualmente contro, come confermato nella riunione di ieri dal capogruppo Massimo Zanello e dal capo delegazione in giunta Davide Boni (assente il segretario federale Giorgetti). Soprattutto nel momento in cui il via libera alla levata di scudi è arrivato, a sorpresa, nel tardo pomeriggio sempre della giornata di ieri, da Umberto Bossi in persona. «Siamo pronti a non votare il bilancio - ha dichiarato il Senatùr uscendo dall’assemblea della Regio Insubrica svoltasi a Varese -: come facciamo a votare in questa situazione? Non è una questione di posti, ma per chiarire la faccenda dobbiamo vederci con Berlusconi e discuterne. Però se dobbiamo togliere dalla giunta un nostro uomo, allora anche gli altri debbono togliere i loro».
E su quello che accadrà quest’oggi in aula è stato sibillino pure il ministro Roberto Maroni: «Sappiamo cosa fare, il consiglio è chiamato ad approvare o non approvare certe delibere...». Quindi, riferendosi a Formigoni ha aggiunto: «Se il presidente della Regione revoca la delega a un assessore, non può pensare che quell’assessore o il suo partito chinino la testa. Chi prende certe decisioni se ne assuma le responsabilità».
Formigoni, la coordinatrice azzurra Mariastella Gelmini e gli altri esponenti della Cdl presenti alla riunione hanno provato a rilanciare, proponendo il rinvio delle sedute di consiglio in modo da arrivare a una soluzione del caso entro domenica, ma la Lega non ha dato la propria disponibilità, poiché chiedeva che la richiesta partisse da Forza Italia e non sembrasse invece un’iniziativa del Carroccio (per altro, nei giorni scorsi gli stessi consiglieri leghisti avevano ventilato un’ipotesi di questo tipo).


Durante la riunione la Gelmini ha ricevuto pure una telefonata del premier Silvio Berlusconi, il quale ha rassicurato gli azzurri di star lavorando per fare in modo che la crisi rientri al più presto. Questa mattina sapremo se il lavoro diplomatico avrà sortito effetti positivi.

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