Caso Ruby, Ghedini: "Pm hanno violato la Carta Illegale usare i documenti bancari di Berlusconi"

Il legale del premier: "I Pm non potevano acquisire questi estratti conto, che sono dunque inutilizzabili". Secondo la difesa l’articolo 68 della Costituzione, che prevede di richiedere l’autorizzazione alle Camere per intercettare un parlamentare, parla anche del divieto di acquisire la corrispondenza dei parlamentari

Caso Ruby, Ghedini: "Pm hanno violato la Carta 
Illegale usare i documenti bancari di Berlusconi"

I Pm milanesi hanno violato l’articolo 68 della Costituzione che riguarda le prerogative parlamentari quando, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby, hanno acquisito "una grande quantità di documentazione bancaria relativa ai conti correnti di Silvio Berlusconi". Lo ha sostenuto nel processo milanese a carico del premier l’avvocato Niccolò Ghedini, illustrando oggi una serie di eccezioni preliminari. Secondo la difesa, infatti, l’articolo 68 della Costituzione, che prevede di richiedere l’autorizzazione alle Camere per intercettare un parlamentare (come Berlusconi), parla anche del divieto di acquisire la corrispondenza dei parlamentari e, per l’avvocato Ghedini, la documentazione bancaria, tra cui estratti conto e copie di assegni, equivale alla corrispondenza. "I Pm non potevano acquisire questi estratti conto, che sono dunque inutilizzabili", ha chiarito Ghedini. Lo stesso legale, poco prima, aveva presentato un’altra eccezione riguardante le intercettazioni, sostenendo in particolare che per uno dei due reati di cui è accusato il presidente del Consiglio, la prostituzione minorile, gli inquirenti non potevano effettuare intercettazioni, perchè non lo prevede il reato.

Inoltre i legali oggi, finendo di illustrare le 16 eccezioni preliminari (su cui i giudici decideranno il prossimo 18 luglio), hanno lamentato il fatto che non sia stata prevista un’udienza per la formazione del fascicolo del dibattimento e hanno esposto anche un problema di notifica degli atti a Silvio Berlusconi.

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