La cassiera Idv nella casa della cricca

Dopo il caso Pedica, Silvana Mura abita in un appartamento di Propaganda Fide nel cuore di Roma. Nei verbali dell’architetto Zampolini si fa riferimento anche a un immobile in via della Vite per il giornale Idv

La cassiera Idv nella casa della cricca

Paolo Bracalini - Gian Marco Chiocci

Roma - Hanno gridato così tanto contro la «cricca», contro Scajola, contro i vip della lista Anemone che alla fine, s’è appreso ieri sfogliando i verbali del noto architetto Zampolini, anche l’Italia dei Valori avrebbe bussato al­le sacre porte di Propaganda Fide. Ovviamente per avere uno straccio di appartamento in affitto, anzi due. E lo avrebbe fatto in un periodo in cui il provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci, arrestato nell’in­chiesta sui Grandi Eventi, dettava leg­ge nella distribuzione dei prestigiosi immobili dell’istituto religioso in qualità di consultore laico della Con­gregazione, membro designato del «comitato di saggi» a cuiera deman­data l’ultima scelta sulle ambite pro­prietà.

L’architetto che ha ammesso di agire quale «braccio operativo» di Diego Anemone, un tutt’uno a sua volta con Balducci, è sfilato nuovamente in procura per rispondere alle do­man­de dei magistrati interessati a fa­re luce sulla compravendita e sulle lo­cazioni di case e palazzi ai vip. Fra una domanda e l’altra ci si è ritrovati a parlare di due appartamenti, uno nella prestigiosissima via della Vite, nel cuore di Roma, e un altro nell’al­trettanto prestigiosa via Quattro Fon­tane, alle spalle del Quirinale, che so­no finiti nella disponibilità del partito di Antonio Di Pietro o di persone a lui vicine. Nel vuotare il sacco Zampoli­ni si è soffermato a lungo anche sul misterioso appartamento di via Giu­­lia, citato nella lista Anemone, che so­lo recentemente si è scoperto essere nella disponibilità di Guido Bertola­so ( «la casa mi è stata messa a disposi­zione da un amico », aveva detto il ca­po della protezione civile). Sino ad oggi nessuno aveva collegato quel­l’appartamento a Diego Anemone: l’ha fatto l’architetto Zampolini nel suo ultimo faccia a faccia in procura, rivelando che i lavori di ristrutturazio­ne di via Giulia sono stati interamen­te a carico dell’imprenditore.

Insomma, quali sono veramente i rapporti tra l’ex ministro delle Infra­strutture Antonio Di Pietro e l’ex pre­sidente del Consiglio dei lavori pub­blici Angelo Balducci? Tonino si è sempre chiamato fuori, dicendo di «averlo spostato due volte» quando era ministro. Il suo fedelissimo Stefa­no Pedica, però, deputato Idv e consi­gliere dell’ex ministro, ha abitato in un alloggio di Propaganda Fide, nel periodo in cui gli immobili della con­gregazione erano gestiti proprio da Balducci, alloggio poi ristrutturato da una società di Anemone, altro esponente della «cricca». Sembra che quell’appartamento in un primo tempo fosse destinato proprio a Di Pietro, una circostanza che - se con­fermata - risalterebbe ancora di più alla luce di un altro, nuovo fatto.

An­che la tesoriera dell’Idv Silvana Mu­ra, storico braccio destro di Tonino, soprattutto sulle questioni che inve­stono la gestione economica del par­tito, ha abitato dal 2006 e abita tutto­ra in una casa di Propaganda Fide. Un appartamento non grande (un bi­­locale, 4,5 vani, come si legge nella vi­sura catastale) ma in una zona di grande pregio, in via delle Quattro fontane 29, nel cuore di Roma, come risulterebbe anche dai verbali di Zampolini. Il particolare non irrile­vante (scoperto dal sito Iltribuno. com ) è che l’appartamento, prima che subentrasse la Mura, era nelle di­sponibilità di Anna Di Pietro, la figlia di Tonino, che poi lo lasciò per stabi­lirsi a Milano e studiare alla Bocconi. Quell’alloggio,a quanto risulta,fu tro­vato sempre grazie alle entrature ec­clesiali di Pedica, anch’egli «inquili­no » della congregazione, da cui nel 2007 ebbe in assegnazione una casa a Prati, elegante quartiere a due passi dalla Santa Sede.

Due appartamenti, uno per la figlia di Tonino (ricevuto con tutta proba­bilità quando Balducci era ancora «dipendente» del ministro Di Pietro) poi ceduto alla Mura, un altro ancora per Tonino poi passato a Pedica, sem­pre tramite Balducci e Propaganda fi­de? Non solo,c’è un terzoindirizzoa cui bussare per cercare di capire qual­cosa di più della strana liaison Bal­ducci- Idv. Ed è quello di via della Vite 3, un altro civico che sembra nascon­dere dei misteri. Il palazzo fa parte del patrimonio immobiliare di Pro­paganda fide, e al secondo piano, dal 2006 fino al 2008, ha ospitato ancora una volta l’Idv di Tonino.Più in parti­colare, quello era l’indirizzo dell’Edi­trice Mediterranea, la società che pubblicava il quotidiano dell’Idv,do­ve ha svolto il praticantato giornalisti­co (senza però presenziare molto in redazione, almeno così ha racconta­to l’ex direttore di quel giornale) an­cora lei, Anna Di Pietro, la figlia di To­nino, la stessa a cui era destinato l’ap­partamento oggi occupato da Silva­na Mura, ancora un appartamento dell’«immobiliare Balducci».

Per non far mancare nulla, si aggiunge un altro dettaglio. Sul citofono di via delle Quattro fontane c’è scritto«Bel­lotti ».

Lo stesso cognome del compa­gno della tesor­iera Idv e dell’ammini­stratore unico della Antocri, la socie­tà che gestisce gli immobili della ga­lassia Di Pietro. Silvana Mura, sentita da Iltribuno. com, sostiene di pagare una cifra equa, 1800 euro al mese, e di poter esi­b­ire un contratto perfettamente rego­lare.

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