Tutta la città sorvegliata da un unico Grande Fratello. Per una maggiora sicurezza contro il pericolo di attentati (e non solo), il traguardo per il ministro dell’Interno Roberto Maroni è "creare un’unica centrale operativa per sorvegliare Milano che metta in coordinamento la sorveglianza pubblica, quindi le telecamere installate da Comune e forze dell’ordine, e quella private, ad esempio gli impianti davanti a banche, negozi, associazioni". Un sistema di videosorveglianza così esteso "è il più efficace per la prevenzione e la deterrenza dei reati, non solo per identificare chi li ha commessi". L’obiettivo è ambizioso e richiede tempo, ieri Maroni con il sindaco Letizia Moratti e l’ad del gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti ha fatto un sopralluogo in Centrale per aggiungere un nuovo tassello. Il nuovo sistema di telecamere a circuito chiuso - trecento in tutto tra la stazione di Milano (175 per un investimento di 11,4 milioni di euro) e Torino (125 per 4,7 milioni) - che renderanno più sicure le attese e gli spostamenti dei passeggeri a qualsiasi ora del giorno e della notte. Un sistema che sarà esteso prossimamente anche a Venezia Santa Lucia, Venezia Mestre, Verona Porta Nuova, Genova Piazza Principe e Brignole, Bologna Centrale e Firenze Santa Maria Novella (l’investimento complessivo da parte del Cipe è di 44 milioni di euro). Gestite dalla Polfer, le nuove sale operative di Milano e Torino registreranno istante per istante le immagini riprese dai 300 impianti. Questa iniziativa, ha insistito Maroni, "va nella direzione di rendere più sicuro un settore molto delicato come quello del trasporto passeggeri che è stato spesso oggetto di attentati". Ricorda l’allerta diramato nelle scorse settimane dal dipartimento di sicurezza Usa sul rischio terrorismo anche per l’Europa, e "questa come altre iniziative servono a rendere più sicuro il settore". Il sindaco Letizia Moratti ha ricordato anche gli investimenti già messi in atto dal Comune per il controllo non solo della stazione ma anche della zona circostante, come il sistema di 69 telecamere - di cui otto nel tunnel di viale Brianza -, dieci del tipo "urla e sparo", dodici colonnine Sos. E il 30 novembre verrà inaugurata la nuova parte commerciali della stazione: "Anche questo è un presidio di sicurezza" puntualizza. Il Comune "sta creando un vero sistema di porte di Milano da cui entrano migliaia di turisti e lavoratori e che si chiamano Malpensa, Linate e Centrale, un’attrattività della città che richiede elevati standard di sicurezza, anche in vista di Expo".
Maroni risponde invece con i numeri alle polemiche sui tagli alla sicurezza: "Non hanno ragion d’essere - premette -, nei primi nove mesi dell’anno è aumentato del 7% il numero delle persone controllate (oltre 794mila) e sono calati del 20% i reati, soprattutto furti, ai danni dei passeggeri.
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