Mosca - Come il Colosseo, il Cremlino e la Statua della libertà. Ora anche Chernobyl finisce nel mirino delle macchine fotografiche dei turisti. L'incubo che spaventò l'Europa intera è un'attrazione che attira curiosi da ogni parte del mondo. Da gennaio saranno infatti organizzati tour nell’impianto, aprendo le porte della centrale a tutti coloro che la vorranno visitare. Lo ha annunciato, secondo quanto riferiscono le agenzie russe, il ministro delle Emergenze ucraino, Viktor Baloga.
Dieci anni fa la chiusura dell'ultimo reattore Baloga ha spiegato che il suo ministero sta completando i lavori e prevede di aprire il sito nucleare di Cernobyl - finora riservato solo al "turismo estremo" (gruppi particolari che avevano bisogno autorizzazioni governative e dovevano pagare dai 200 ai 400 dollari) - da gennaio. Mercoledì prossimo ricorerrà intanto il decimo anniversario dalla chiusura definitiva dell’impianto. Il 15 dicembre del 2000 fu infatti spento il terzo reattore, l’unico che era rimasto attivo da quel 26 aprile del 1986 quando esplose il reattore n.4 provocando il disastro nucleare più grande della storia. Il bilancio dei morti - oltre alle 65 persone che morirono dell’incidente - parla infatti di almeno 4 mila morti per patologie e conseguenze della fuoriuscita dei materiali radioattivi, secondo i dati ufficiali dell’Oms e dell’Agenzia Internazionale per l’energia nucleare.
I postumi ancora per 50 anni Ma secondo studi e stime di esperti il numero delle vittime, ricollegabili all’incidente, potrebbe negli anni raggiungere il terrificante bilancio di mezzo milione.
Secondo alcuni esperti ci vorrà almeno un altro mezzo secolo - si parla del 2065 - per "cancellare" le conseguenze causate da Cernobyl. Il ministro ucraino ha inoltre confermato che il nuovo sarcofago - la struttura per incapsulare il reattore esploso che dovrà sostituire quello già esistente - sarà pronto entro il 2015.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.