La donna spesso è un mistero. Anche storiograficamente parlando. Per secoli le fonti sono state molto maschili e lo spazio lasciato all'altra metà della razza umana nella letteratura e nei documenti è stato decisamente inferiore. E spesso ci ha fornito una visione filtrata. Che si tratti della donna angelicata degli stilnovisti o delle prediche contro i lussi delle donne del Savonarola la distorsione resta: che sia in un senso o nell'altro. Gli studiosi negli ultimi decenni hanno cercato di porvi, con fatica, rimedio. Di questo sforzo storiografico si tirano le fila nella 19esima edizione del Festival internazionale della Storia che si svolgerà da oggi a domenica 28 maggio 2023 a Gorizia. Il tema scelto per questa edizione è «Donne», con più di 200 ospiti protagonisti di circa 120 appuntamenti.
Tra gli incontri anche «Vita quotidiana delle donne nel Medioevo» che si terrà domani e in cui dialogheranno le due medieviste Maria Giuseppina Muzzarelli e Maria Teresa Brolis. Lo scopo è quello di portare il pubblico a vedere la donna del Medioevo a partire da una angolazione affatto nuova. Maria Giuseppina Muzzarelli ricostruirà le traiettorie di donne diventate famose e passate alla storia. La professoressa Brolis si concentrerà invece su quelle che potremmo chiamare microstorie. Dai lavori delle due studiose esce un quadro molto diverso da quello tradizionale. Molto prima delle questioni di genere si vede una capacità femminile di agire all'interno della società di grandissimo impatto. Donne che lottano a colpi di atti per ottenere il loro morgengabe (il dono che il marito doveva consegnare dopo la prima notte di nozze), situazioni triangolari in cui l'amante finisce negli atti testamentari senza troppi problemi, mogli che si devono arrangiare con la prole mentre il marito è carcerato...
Insomma le Storie di donne nel Medioevo (che è anche il titolo di un libro della Brolis per i tipi del Mulino) si rivelano molto varie e movimentate e molto più vicine al presente di quanto si potrebbe immaginare.
Anche per quanto riguarda l'ambito culturale. Alla fine di donne angelicate se ne trovano molto poche analizzando le fonti. Ma di donne che hanno dato la loro bella spinta a far avanzare il carretto della civiltà decisamente di più.
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