Inutile spremersi in estenunanti allenamenti o coltivare il talento fin da piccoli. Se sei un campione te lo dice il destino. E il destino, si sa, è scritto sulla mano. Lo rivela uno studio di Jim Golby e Jennifer Meggs della britannica Teesside University a Middlesbrough in occasione della Conferenza Annuale «Division of Sport & Exercise Psychology Conference 2010», organizzata dalla British Psychological Society. La tesi è semplice e rivoluzionaria: l'esame della mano «predice» le performance e l'abilità nello sport, se la lunghezza del dito indice, per esempio, è visibilmente minore dell'anulare, i successi sportivi, la resistenza mentale di una persona e quindi la sua attitudine alle discipline sportive sono assicurati.
Non solo: la lunghezza delle dita sembra avere un forte potere predittivo in molti ambiti della salute e della personalità di una persona. Il segreto è che la lunghezza delle dita dipende dalla quantità di testosterone cui una persona è stata esposta durante la vita fetale, quindi nel grembo materno.
In questo studio gli esperti hanno esaminato il rapporto tra la lunghezza delle dita indice e anulare di 67 persone e confrontato questo rapporto con la resistenza mentale, l'ottimismo, la performance sportiva, la tendenza all'aggressività di ciascuno.
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