Chiambretti: la satira è la tassa di Prodi

Da domani su La7 torna «Markette». Si parte con Telecom: «Si può far ironia anche in casa propria»

Laura Rio

da Milano

Anche lui, come Ferrara e Lerner, tanto per far capire di essere e restare indipendente, comincia con lo scandalo Telecom. Certo la tratta alla sua maniera, ma Chiambretti non si esime dall’affrontare la spinosissima questione - dalle intercettazioni allo scorporo delle società - che riguarda l’azienda proprietaria de La7, su cui va in onda appunto la sua trasmissione Markette. «Certo, se viene posta con ironia - dice nella conferenza stampa di presentazione - possiamo fare anche la domanda “Tronchetti Provera deve andare in galera?”. Il nostro compito è fare satira e la faremo anche su Telecom, ma non è che avendo il peccato originale dobbiamo accanirci». Però, sul merito della questione, lo showman preferisce sgusciar via: «Veramente non ci ho capito nulla - si para dietro l’ironia - mi sembra un gran casino. Io ci vedo solo il lato comico».
Comunque, si riparte domani (questa settimana si salta la puntata del martedì), terza edizione, stesso meccanismo delle due precedenti: l’irriverente ostentazione dell’ospitata televisiva per fare satira su tutto ciò che accade nel nostro strano Paese. In onda alle 23,35 dal martedì al giovedì più un concentrato del già visto in settimana al venerdì. Nella prima puntata, ospite l’ex ct della Nazionale Marcello Lippi. Dopo la forzata lontananza causa legge sulla par condicio, ritornano come opinionisti il segretario dei radicali Daniele Capezzone e la deputata di Rifondazione comunista Vladimir Luxuria. Lui rivendica «il diritto a dire cose serie con il sorriso», lei avrà come «portaborsette» una drag queen di nome Fuxia «che potrà portare i vestiti che io non posso più mettere da quando sono diventata parlamentare» e racconterà i difettucci dei suoi colleghi deputati. Bellezza femminile è Karina Michelin («non Pirelli» scherza Chiambretti), miss Italia nel Mondo 2006. A fianco del conduttore i personaggi storici della trasmissione, da Costantino della Gherardesca a Rosalia Porcaro. Un ricordo del presentatore va a Aldo Izzo, l’ex portiere della Rai e sua spalla televisiva, scomparso qualche mese fa.
Preso di mira sarà soprattutto Prodi. «La tassa che deve pagare lui è la satira - dice Chiambretti -. Io mi dichiaro vicino al centro sinistra, ma essendo lui il presidente del Consiglio, non si dovrà risentire». Due accenni sulla Tv. Il primo: «Solidarietà ai compagni Mentana e Vespa che hanno sottoscritto un appello per anticipare l’inizio della seconda serata che ormai comincia quasi a mezzanotte».

Secondo: «Lo scontento mostrato dal pubblico verso alcuni programmi, dai reality ai varietà? A parte Berlusconi che è tecnicamente immortale come ha detto il suo medico sindaco di Catania Scapagnini, tutto può diventare mortale, anche la Tv». Il futuro di Chiambretti? «Mi propongono tanti singoli programmi, ma tornerò in Rai solo quando ci sarà un progetto articolato su di me».

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