Amsterdam Controverso, criticato, ma mai messo fuori legge, il partito dei pedofili, nato in Olanda quattro anni fa, alla fine ha scelto di sciogliersi.
Il «partito dellAmore fraterno, della libertà e della diversità» (Pnvd) che propugnava teorie inquietanti come limpunibilità degli adulti che hanno rapporti sessuali con bambini di 12 anni, nel corso di unassemblea tenuta domenica scorsa, ha preso atto di non aver raggiunto, per la seconda volta consecutiva, le firme necessarie per potersi presentare alle elezioni politiche.
«Troppo poca gente ha avuto la compiacenza di firmare una dichiarazione di sostegno, tutta colpa della paura di venire allo scoperto mettendo nome e cognome sotto il programma», affermano i fondatori del pedo-partito.
Così i tre dirigenti che sul sito web del partito ci hanno messo anche la foto - Nobert De Jonge, Marthijn Uittenbogaard e Ad van den Berg - hanno gettato la spugna: per avere un deputato occorrevano almeno 60mila voti e soprattutto per partecipare alle consultazioni del giugno prossimo sarebbero state necessarie almeno 570 firme che non sono arrivate. Resterà invece, solo «come archivio», il sito web Pnvd che pubblicizza, tra laltro, un libro di due degli aderenti alla formazione, dal titolo «La ragione messa allangolo».
Nel 2006, quando il partito fu fondato tra le critiche piovute da mezzo mondo, a mettere fuori campo i pro-pedofili non cerano riuscite neppure alcune associazioni che si erano rivolte ai giudici. Il tribunale dellAja aveva respinto un esposto che ne chiedeva il divieto perché nellordinamento olandese non esisteva una legge a cui far riferimento.
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