da Washington
Lewis «Scooter» Libby, ex assistente del vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney (si è dimesso nel 2005), è stato condannato a due anni e sei mesi di prigione e a una multa di 250mila dollari per avere mentito e ostacolato lattività degli investigatori nel corso di un processo legato alla guerra in Irak. Gli investigatori stavano cercando di determinare chi ha svelato lidentità dellanalista della Cia Valerie Plame nel 2003, dopo che il marito accusò lamministrazione Bush di aver manipolato i rapporti dellintelligence per sostenere la necessità dellintervento Usa in Irak.
Un giudice ha dichiarato che i funzionari pubblici devono «sapere che cè un prezzo da pagare quando oltrepassano la linea». Il 14 giugno verrà stabilito se Libby, 56 anni, potrà restare in libertà mentre sarà sporto appello contro la sua carcerazione.
Il caso è motivo dimbarazzo per il presidente Bush, già alle prese con una crescente maggioranza di cittadini americani contrari alla sua politica bellica in Irak. Bush, rispondendo a una domanda dei giornalisti in Germania dovè giunto ieri sera per partecipare al vertice G8, ha detto di «provare profondo disagio per la famiglia di Libby» ma di non avere intenzione di intervenire in alcun modo.
Libby, affiancato dai suoi avvocati, è rimasto impassibile mentre il giudice pronunciava la sentenza. È lex funzionario della Casa Bianca di più alto rango a subire una condanna dal 1990 a questa parte, quando lex consigliere per la Sicurezza nazionale John Poindexter ricevette sei mesi di carcere (mai scontati perché in appello la sentenza fu cancellata) per aver mentito al Congresso sul caso Iran-Contras.
Lewis Libby è stato condannato per aver mentito agli inquirenti che stavano cercando di determinare se lamministrazione Bush avesse deliberatamente svelato lidentità dellagente della Cia Valerie Plame allo scopo di rivalersi contro suo marito Joseph Wilson. Questi, un ex ambasciatore, aveva accusato il governo di manipolazione delle informazioni fornite dai servizi segreti allo scopo di giustificare linvasione dellIrak nel 2003.
Il pubblico accusatore Patrick Fitzgerald, che aveva chiesto per lex assistente di Cheney oltre tre anni di carcere, ha sostenuto che Libby abbia mentito sulla sua conoscenza del danno inflitto alla Plame per proteggere la sua posizione. Rivelare consapevolmente lidentità di un agente della Cia è infatti un crimine federale, e la Casa Bianca aveva reso noto che avrebbe licenziato chiunque fosse risultato coinvolto nel caso Plame.
Libby non ha testimoniato al processo, così come Cheney, che pure era stato indicato come un possibile testimone per la difesa.
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