La gara più complicata del ciclismo su pista regala un’altra soddisfazione alle due ruote azzurre. Dopo la grande delusione dell’omnium, il capitano Elia Viviani riesce a prendersi la medaglia tanto agognata dalla cosiddetta “americana”, che sorride ancora alla spedizione azzurra. La coppia italiana riesce anche a superare la caduta di Simone Consonni a poco più di 20 giri dalla fine della massacrante competizione, lottando fino alla fine e venendo superati in volata dalla coppia portoghese. La pista azzurra continua a riservare grandi gioie al ciclismo italiano e alla famiglia Consonni, con Simone che risponde all’oro della sorella Viviana di ieri.
Una gara assolutamente pazzesca
Se la vittoria della coppia azzurra di venerdì aveva lasciato molti di stucco, Elia Viviani e Simone Consonni sono tra le coppie più esperte della Madison e saranno sicuramente marcati stretti dalle squadre top. La lunga gara, ben 200 giri, parte con l’attacco dell’Austria che vola via e si guadagna anche i 20 punti del giro: sarà solo un fuoco di paglia, visto che i due hanno speso troppo e, alla fine, saranno addirittura costretti al ritiro. La Germania, una delle squadre più attese, ha una caduta mentre gli azzurri preferiscono lasciare il secondo sprint all’Olanda per poi portare a casa il terzo, con Viviani che batte Welsford. Il Portogallo prova un attacco e vince lo sprint, senza però riuscire a guadagnare i 20 punti del giro. Gara comunque molto equilibrata, con l’Italia che si rifa viva al sesto sprint che consente agli azzurri di portarsi al comando della classifica ma è solo l’antipasto prima dell’attacco vero, che si portano a casa l’ottavo sprint e soprattutto i 20 punti del giro.
Italia prima con 40 punti e costretta a rifiatare, lasciando fare la Danimarca, che compie una buona azione e sale ad otto punti dagli azzurri. La fase centrale della gara è molto animata, con la rinascita della Germania ed il giro guadagnato dal Giappone a scompaginare le carte: a 77 giri dalla fine, Italia 42 punti, Danimarca 34 e Giappone 28. Il vantaggio di Viviani e Consonni scende a 5 punti quando i danesi arrivano secondi dietro alla Germania alla 13a volata, mentre Repubblica Ceca e Francia si lanciano all’attacco. L’Olanda è molto attiva mentre l’Italia marca stretto la Danimarca, specialmente quando parte per cercare di prendere un giro. La Cechia è ora a 32 punti ma a causare un po’ di caos la caduta della Gran Bretagna. A 36 giri dalla fine, 5 punti di vantaggio da difendere per la coppia azzurra, mentre si lancia all’attacco la Nuova Zelanda.
Nel finale cadono un po’ tutti, prima Spagna e Belgio, con pezzi di carbonio in pista, poi anche Simone Consonni, che comunque ce la fa a riprendere la gara. Il terzultimo sprint va al Portogallo, che si porta a soli 3 punti dall’Italia per poi conquistare il giro e schizzare in testa alla classifica.
L’Italia cerca disperatamente di ricucire ma c’è tanta stanchezza in pista: a 6 giri dalla fine è lotta a tre in soli 4 punti, l’oro si deciderà all’ultimo sprint. Nonostante la caduta, gran lavoro di Elia Viviani e Simone Consonni che difendono l’argento dall’assalto della Danimarca: l’oro va con merito al Portogallo ma nel campo azzurro è gran festa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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