Gene Wilder oggi avrebbe compiuto 90 anni: i 5 migliori film

Attore, sceneggiatore, regista e anche scrittore: il genio di Milwaukee è scomparso ormai sette anni fa, ma i suoi film continuano ad essere amati da diverse generazioni

Gene Wilder oggi avrebbe compiuto 90 anni: i 5 migliori film
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L'incarnazione del sogno americano, l'emblema di chi ha lottato tanto per raggiungere un obiettivo ed è riuscito a tagliare il traguardo. Scomparso nell'agosto 2016, all'età di 83 anni, a causa delle complicazioni derivanti dal morbo di Alzheimer, Gene Wilder oggi avrebbe compiuto 90 anni, ma la sua presenza è sempre forte grazie ai suoi film, pellicole che sono entrate a fare parte dell'immaginario collettivo e che ci hanno regalato personaggi indimenticabili.

Figlio di due ebrei russi emigrati negli Stati Uniti, Gene Wilder ha fatto il suo esordio sul grande schermo nel 1967 in "Gangster Story" di Arthur Penn. Appena un anno dopo, la candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista e soprattutto l'inizio dello splendido sodalizio con Mel Brooks. Il genio di Milwaukee è stato il protagonista indiscusso della commedia degli anni Settanta, con quello sguardo capace di incantare e quella risata elegante, unita a una mimica inimitabile. Tanti i registi di spicco con cui ha condiviso i set - da Woody Allen in "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere" a Richard Pryor - ma questa ricorrenza ci consente di ripercorrere i suoi 5 film da vedere almeno una volta nella vita.

Per favore, non toccate le vecchiette (1968)

Secondo film di Gene Wilder, "Per favore, non toccate le vecchiette" segna l'inizio della fortunata collaborazione con Mel Brooks, qui al suo esordio come regista. Premiato con l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale, racconta la storia di due uomini di spettcolo corrotti alla guida della produzione di un flop assicurato, "Primavera con Hitler": insieme alla scrittura cinematografica, il punto di forza della pellicola è sicuramente l'alchimia tra i due protagonisti, Wilder e Zero Mostel. L'interprete di Milwaukee guadagnò una nomination agli Oscar per la sua interpretazione del contabile Leo Bloom.

Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971)

Adattamento del romanzo di Roald Dahl, "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" è uno di quei film che quasi tutti hanno almeno visto una volta nella vita. Diretto da Mel Stuart, il film vede Gene Wilder nei panni di Willy Wonka, produttore di dolciumi proprietario della fabbrica di cioccolato visitata da Charlie Bucket - bimbo dalle umili origini - insieme ad altri quattro coetanei provenienti da varie parti del mondo. Un enorme successo di critica e di pubblico, una commedia tra fantastico e musical in grado di lasciare il segno su diverse generazioni, ma soprattutto la svolta definitiva nella carriera di Wilder, "aiutato" dai rifiuti di Spike Milligan, Ron Moody e Jon Pertwee per la parte. Da anni cult del periodo di Natale, nel 2014 il film è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti.

Frankenstein Junior (1974)

Lo zenit del cinema firmato Mel Brooks-Gene Wilder è rappresentato sicuramente da "Frankenstein Junior", pellicola che si rifà in senso parodistico al celebre romanzo di Mary Shelley e agli altri film da esso ispirati, a partire dal classico di James Whale del 1931. Wilder interpreta il dottor Frederik von Frankenstein, nipote del famigerato scienziato e pronto a tutto per dimostrare di non averne ereditato la follia. Arrivato in Transilvania, inizia a condurre esperimenti di rianimazione di cadaveri insieme all'assistente Igor... "Frankenstein Junior" sbeffeggia determinati atteggiamenti della società e sono decine le battute cult rimaste nel cuore dei cinefili. Da segnalare l'esordio di Wilder alla sceneggiatura al fianco di Brooks, entrambi nominati all'Oscar.

La signora in rosso (1984)

Remake del film francese "Certi piccolissimi peccati", "La signora in rosso" rientra nell'elenco dei cinque film scritti, diretti e interpretati da Gene Wilder. Una commedia romantica brillante con il personaggio di Wilder ammaliato da una donna inglese di rosso vestita, l'ultima modella scoperta dal suo superiore: qui inizia un corteggiamento al limite dell'assurdo... L'opera più matura di Wilder, meno disinibita delle precedenti e con alcune citazioni d'autore, a partire dalla gonna sollevata che si rifà alla sequenza di "Quando la moglie è in vacanza" con Marilyn Monroe. Menzione necessaria per il tema musicale "I Just Called to Say I Love You" scritto ed interpretato da Stevie Wonder, premiato con l'Oscar e il Golden Globe.

Non guardarmi: non ti sento (1989)

Dave è sordo. Wally è cieco. I due diventano i testimoni di un brutale omicidio: il primo scorge l'assassino, mentre il secondo sente lo sparo...

"Non guardarmi: non ti sento" di Arthur Hiller è stato l'ultimo successo al botteghino della coppia formata da Richard Pryor e Gene Wilder, ma soprattutto una delle ultime interpretazioni dell'attore di Milwaukee. Un'opera comica di spessore, ricca di gag fulminanti ancora oggi "moderne". Impossibile non porre l'accento sull'alchimia tra i due protagonisti, gemelli sul set quanto distanti nella vita di tutti i giorni.

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