I punti chiave
The Italian job è il film che va in onda questa sera alle 21.04 sul canale 20 Mediaset. Diretto da F. Gary Gray e uscito al cinema nell'estate del 2003, la pellicola è un film d'azione sorretto da un cast di primo ordine e girato, in parte, anche in alcune location italiane.
The Italian job, la trama
Charlie Croker (Mark Wahlberg) è un rapinatore professionista d'altissimo livello che ora è spinto non dall'avidità, ma dal desiderio di vendetta. Dopo l'ultimo colpo portato a termine, infatti, un suo ex amico, Steve Frezelli (Edward Norton) non solo ha rubato alla squadra l'interno ammontare del bottino, ma ha anche ucciso il loro mentore, John Bridger (Donald Sutherland). Per poter vendicare tutto questo, Charlie rimette insieme la strada - composta da Mos Def, Jason Statham e Seth Green - e, soprattutto, chiede l'aiuto di Stella (Charlize Theron), figlia di John ed esperta scassinatrice di cassaforti, nonché vecchia fiamma del protagonista. Con un piano che prevede molte missioni e travestimenti, Charlie farà di tutto per punire il suo ex collega e riprendersi il maltolto. Ma la caccia rischia di rivoltarglisi contro.
Tutti i capricci di Edward Norton
Nonostante l'entusiasmo generale nel prendere parte a una pellicola che si ispira liberamente al film Colpo all'italiana con Michael Caine, uno degli attori principali non ha mai nascosto il fatto di non avere alcuna voglia di girare quel film. Edward Norton, infatti, non avrebbe mai preso parte a The Italian job se non fosse stato costretto dalla produzione. Come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, Norton aveva già firmato un accordo con la Paramount che prevedeva la sua partecipazione ad almeno tre lungometraggi della major. La collaborazione tra l'interprete e lo studio di Hollywood aveva preso il via nel 1996, quando Edward Norton accettò di apparire nel film Schegge di paura, che si rivelò un successo abbastanza ampio da lanciare di fatto la carriera dell'attore. Il contratto, però, prevedeva appunto che l'attore partecipasse ad altre due pellicole targate Paramount.
Quando lo studio si rese conto che Edward Norton rifiutava tutte le sceneggiatura che gli venivano proposte, decise di passare all'azione. Come si legge anche sul The Observer, infatti, la major utilizzò il desiderio di Norton di partecipare a Fight Club di Fincher per spingerlo a onorare il contratto. Messo così alle strette, Norton fu costretto a cercare un compromesso con la Paramount, che accettò che i due film mancanti di Norton diventassero uno, a patto però che venisse scelto e realizzato in un arco temporale che non sforasse i 18 mesi. Norton accettò, ma, ancora una volta, quando gli venne proposto The Italian job, l'attore rifiutò per l'ennesima volta.
A quel punto la Paramount, sentendosi forse presa in giro dai continui dinieghi dell'interprete, minacciò Edward Norton di ricorrere alle vie legali e di incastrarlo in una denuncia che avrebbe di certo fatto sfumare qualsiasi progetto di entrare a far parte del cast di Fight Club. A quel punto, dunque, Edward Norton fu costretto ad accettare, ma si impegnò affinché fosse evidente quanta poca voglia avesse di prendere parte al progetto. Secondo Yahoo Movies, ad esempio, durante la promozione del film Edward Norton avrebbe invitato "i veri fan" a "perderselo".
Inoltre Edward Norton scelse da solo gli abiti che il suo personaggio avrebbe dovuto indossare e anche se, come si legge su Slash Film, la Paramount definì il suo comportamento molto professionale, ci sono altre voci che sottintendono che Norton fu sgarbato con cast artistico e tecnico, che rifiutò la tradizionale gift box che viene consegnata a fine riprese, restituendola al regista e dicendo: "Dalla a qualcuno che ti piace veramente o a qualcuno a cui almeno piaci tu."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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