Jackpot!, un'umanità assetata di sangue nella nuova commedia di Prime Video

Miscelando elementi di Stephen King e di Shirley Jackson, Jackpot! è la nuova commedia di Prime Video in arrivo il 15 agosto

Jackpot!, un'umanità assetata di sangue nella nuova commedia di Prime Video
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Debutterà il giorno di Ferragosto Jackpot!, il nuovo film diretto da Paul Feig per Prime Video, pellicola che andrà dunque ad arricchire il catalogo già ampio del servizio streaming di Amazon. Un film perfetto da vedere durante le vacanze estive, dal momento che riesce a calibrare bene l'azione che richiede una certa sospensione dell'incredulità con l'intrattenimento tout cour, che ha la sola ambizione di divertire il pubblico. A volterlo etichettare entro un genere, si potrebbe dire che Jackpot! è una commedia distopica, dal momento che è ambientata in futuro non così troppo lontano, in cui un potere autoritario ha deciso delle regole che influenzano la vita dei cittadini.

Jackpot!, una lotteria per sedare il popolo

Nella Los Angeles del 2030, dopo una crisi economica che ha messo in ginocchio gli Stati Uniti e l'intera umanità, il governo americano ha organizzato una Grande Lotteria. Chiunque decida di partecipare può dare il proprio consenso attraverso una scheda digitale. Chi viene estratto ha la possibilità di cambiare la propria vita e diventare milionario, ma c'è un lato negativo: per poter ritirare il premio, il vincitore della lotteria deve rimanere vivo fino al tramonto, riuscendo a sopravvivere agli attacchi dei "cacciatori" di jackpot: chiunque riesca ad uccidere il vincitore della lotteria prima che il sole tramonti diventa il possessore della vincita stessa. La protagonista, Katie (Awkwafina) non sa nulla della lotteria e non le interessa nemmeno partecipare: la donna è tornata a Los Angeles per poter inseguire di nuovo il sogno di diventare un'attrice. Tuttavia, a causa di una serie più o meno lunga di sventure, Katie si trova non solo a partecipare alla lotteria, ma anche ad esserne la vincitrice. Tutta la città, allora, le si ritorce contro, nella speranza di poter vincere il premio più alto nella storia della lotteria. Per salvarsi da quella che sembra essere una morte certa, Katie decide di affidarsi alla "guardia del corpo" Noel Cassidy (John Cena), che le promette di farla arrivare al tramonto in cambio del 10% della vincita. Naturalmente, però, le cose saranno molto più complicate del previsto.

Tra King e il vaudeville: una commedia non così scontata

Non è di certo la prima volta che le narrazioni ricorrono alla lotteria e alla promessa di denaro come mezzo per cambiare vita. Lo aveva già fatto Stephen King con il suo libro L'uomo in fuga e, di certo, quando si parla di lotteria non si può evitare che la testa vada alla novella di Shirley Jackson, La lotteria. Proprio con quest'ultimo, piccolo capolavoro della letteratura moderna, Jackpot! ha in comune l'idea che una lotteria non faccia altro che tirare fuori il peggio delle persone e che diventi una sorta di valvola di sfogo. Se, nell'opera della Jackson, colui o colei che veniva estratto era condannato ad essere lapidato in pubblico, nel nuovo film di Prime Video la lotteria ha una duplice funzione: da una parte promette una nuova vita, più serena e pacata, lontana dagli ostacoli quotidiani per arrivare alla fine del mese. Dall'altra diventa una distrazione per un popolo sempre più povero che, invece di preoccuparsi di un governo che non sembra capace di mantenere le proprie promesse, si lascia raggirare dalla promessa di una vincita facile che, tuttavia, è macchiata di sangue. Questo fa sì che Jackpot! abbia un tessuto narrativo molto attuale, con una importante riflessione sociale.

Un punto di partenza, se vogliamo, che non porta a grandi lezioni culturali, ma permette senza dubbio al film di avere una base solida e credibile. Per il resto, però, Jackpot! è un film che fa della commedia il proprio timbro privilegiato: la visione del film è caratterizzata da scoppi di risa improvvisi, situazioni al limite dell'assurdo che guardano alla tradizione dei vaudeville e del teatro comico (con tanto di travestimenti) e coreografie di combattimento che puntano a divertire più che all'essere credibili. Un risultato, questo, che si raggiunge soprattutto grazie alla forte chimica che c'è tra i due protagonisti, che riescono a rendere non solo credibile ma anche appassionante la strana amicizia tra due personaggi disperati e soli, che hanno i loro traumi e le loro paure e che affrontano insieme la furia di una città assetata di sangue e di riscatto.

Non si può dire certo che il film di Paul Feig sia uno di quelli destinati a dimorare per sempre nella memoria dello spettatore: la sua ambizione non è diventare un nuovo classico del cinema. Ma riesce a intrattenere per un paio d'ore senza sforzo, senza mai cedere il passo o rinunciare a un ritmo davvero ben calibrato.

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