Il marchese del Grillo, tutte le curiosità sul film con Alberto Sordi

Tutto quello che (forse) non sapete su Il marchese del Grillo, il film iconico con Alberto Sordi

Il marchese del Grillo, tutte le curiosità sul film con Alberto Sordi
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Il marchese del Grillo è uno di quei film che hanno quasi trasceso il solo ambiente cinematografico, diventando una vera e propria opera d'arte, un bagaglio culturale condiviso da tutta Italia. Il film diretto da Mario Monicelli torna questa sera in tv, sabato 6 gennaio, alle 21.23 su Rete 4, dimostrando come il film sappia ancora irretire il pubblico a quarantatre anni dalla sua uscita nelle sale.

Il marchese del Grillo, la trama

Onofrio del Grillo (Alberto Sordi) è un nobile della Roma dell'inizio dell'Ottocento: la sua è una vita indolente, fatta di relazioni infedeli, capricci egoisti e beffe ai danni della sua famiglia e del popolo che vive sotto la sua guida. Noto frequentatore di osterie e bettole, sempre coperto dall'assistente Ricciotto, il marchese Del Grillo una notte mette in atto una vera e propria truffa. L'uomo, infatti, conosce tale Gasperino, un carbonaio, che ha la sfortuna di essere il suo perfetto sosia. Il nobile decide così di portare il pover'uomo nella propria magione e di istruirlo affinché prenda il suo posto, anche con famiglia e amici. Le cose, però, non vanno affatto come previsto.

Tutte le curiosità su Il marchese del Grillo

"Sor Marchese, è l'ora"

Una delle scene più note del film è quello in cui Gasperino, il carbonaio, viene condotto sul patibolo. In questa scena. il frate che conduce alla morte il povero malcapitato pronuncia la frase "Sor marchese, è l'ora". La stessa frase è stata usata dallo stesso Alberto Sordi come epitaffio sulla sua lapide, che si trova nel cimitero monumentale del Verano, a Roma.

I premi dati a Il marchese del Grillo

Oggi siamo abituati a considerare Il marchese del Grillo come una pietra miliare del cinema, ma già dal suo debutto il film ottenne un grande riscontro. Nel 1982 Mario Monicelli vinse l'Orso d'argento per la miglior regia al Festival del cinema di Berlino. Lo stesso anno, il film vinse due David di Donatello, uno al miglior costumista e uno al miglior scenografo. D'altra parte la ricostruzione della Roma di inizio Ottocento è davvero uno dei tanti punti di forza del film.

L'iconica battuta di Alberto Sordi

Il marchese del Grillo è una pellicola piena di scene iconiche e di battute che sono entrate quasi prepotentemente nell'immaginario collettivo. Tra le battute di scena che più di tutte hanno fatto la storia della cultura cinematografica italiana c'è quella in cui Alberto Sordi recita: "Mi dispiace, ma io so' io e voi non siete un ca**o". Forse non tutti sanno che questa frase è stata ereditata dal sonetto di Giuseppe Giacchino Belli dal titolo Li soprani der monno vecchio, contenuto nella raccolta dei Sonetti romaneschi, dati alla stampa nel 1831.

Il marchese del Grillo è esistito veramente?

Onofrio del Grillo è un personaggio storico. Nato il 5 maggio 1714 a Fabriano e morto nella stessa città nel 1797, fu marchese di Santa Cristina di Gubbio e Conte di Portule. Gran parte della sua vita adulta trascorse nella Roma papalina, dopo che Clemente X lo aveva investito dei suoi titoli nobiliari. Onofrio del Grillo viene ricordato per il suo carattere allegro, i suoi scherzi e la capacità di prendere la vita con una certa leggerezza. Nonostante questi rimandi e questi legami, non è mai stato confermato che il regista Mario Monicelli si fosse davvero ispirato a lui per creare il personaggio interpretato da Alberto Sordi.

La scena tagliata

Stando a quello che si legge su Ciak Magazine, Il marchese del Grillo fu vittima di una sorta di censura. Quando il film venne passato per la prima volta sul piccolo schermo, la scena in cui Don Bastiano (Flavio Bucci) viene ghigliottinato mostra la testa decapitata in primo piano. Di questa scena non rimase alcuna traccia nei passaggi successivi. La testa si vede solo da dietro.

La scelta di Ricciotto

Oggi sarebbe impossibile pensare a Il marchese del Grillo senza Giorgio Gobbi, l'attore che interpreta Ricciotto, l'assistente tuttofare del marchese. Eppure, all'inizio della produzione, secondo quanto riporta Roma Today, Alberto Sordi non era sicuro che l'attore fosse la scelta più adatta al personaggio, a causa della sua età troppo giovane.

Tuttavia quando Sordi lo vide recitare effettivamente, Gobbi ottenne in modo definitivo il ruolo, con il benestare del noto attore romano.

La colonna sonora

La colonna sonora di Il marchese del Grillo è composta da Nicola Piovani, che negli anni divenne un fidato collaboratore di Monicelli, con il quale collaborò in altri tre film.

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