Berlinale, l'Orso d'Argento all'italiano "Disco Boy": premiato Giacomo Abbruzzese

Terminata la Berlinale con il premio a Nicholas Philibert per il film "Sur l'Adamant"; Italia premiata con "Disco Boy" di Giacomo Abbruzzese

Berlinale, l'Orso d'Argento all'italiano "Disco Boy": premiato Giacomo Abbruzzese

Si chiude la Berlinale con l'assegnazione dell'Orso d'oro 2020 al regista francese Nicholas Philibert con "Sur l'Adamant". Si tratta di un documentario sul disagio psichico, ambientato su una chiatta di legno sulla Senna, nel cuore di Parigi, dove ogni giorno si incontrano gli amabilissimi "matti", una serie di persone che soffrono di patologie mentali. "Siete impazziti o cosa? È troppo", ha esclamato Philibert, visibilmente emozionato, davanti al pubblico, subito dopo aver ricevuto l'Orso d'oro. "Ho cercato di convertire l'immagine di persone che spesso vengono discriminate e stigmatizzate", ha detto poi leggendo alcune righe in inglese, sottolineando l'orgoglio di aver fatto vincere un documentario. Anche se non possiamo identificarci in loro, ha continuato il regista, "possiamo trovare una comune umanità, il sentimento di fare parte dello stesso mondo". Con queste parole di Philibert si è chiusa la Berlinale che si è aperta con l'intervento in video del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Anche l'Italia ha ricevuto il suo premio con "Disco Boy", opera prima di Giacomo Abbruzzese, che ha vinto l'Orso d'Argento per il miglior contributo artistico (Silver Bear for an Outstanding artistic contribution), in particolare per la straordinaria fotografia di Hélène Louvart. Il regista ha speso 10 anni della sua vita dietro questo progetto e a lui è stato anche assegnato nei giorni scorsi anche il Premio Kinéo e GCHR per i diritti umani, che per la prima volta nella sua storia è stato attribuito a un autore italiano. "Disco Boy" è una coproduzione Francia/Italia/Belgio e uscirà al cinema il 9 marzo distribuito da Lucky. I premi di maggior peso sono stati consegnati poi a Philippe Garrel, Orso d'Argento per la regia del "Le Grand Chariot".

L'Orso d'Argento come migliore attrice per l'interpretazione in "20.000 species de abejas", della regista basca Estibaliz Urresola Solaguren, è andato a Sofia Otero, 8 anni, la più giovane vincitrice della storia della Berlinale. L'Orso d'Argento alla miglior attrice non protagonista è andato poi all'austriaca Thea Ehre, per il film "The end of the night" del regista Christoph Hochhaeuser.

Per la categoria cortometraggi, l'Orso d'Oro è andato alla pellicola francese "Les Chenilles" delle registe Michelle e Noel Kersewany. Mentre il premio documentario della Berlinale è per "El eco" della messicana Tatiana Huezo.

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