Arriverà in sala il 1 dicembre grazie a Universal Pictures Una notte violenta e silenziosa, pellicola diretta da Tommy Wirkola che punta a diventare il film di Natale fuori dagli schemi, che non vuole rispettare del tutto i canoni della tradizione. Il titolo originale dell'opera, Violent Night, è un gioco di parole e assonanza con Silent Night, il famoso brano che accompagna da decenni le vacanze di Natale. Un titolo, dunque, che sembra voler subito mettere in chiaro tanto la natura del film quanto la presenza di una violenza massiccia che di sicuro non lo rende un film adatto ai più piccoli.
Di cosa parla Una notte violenta e silenziosa?
In Peter Pan c'è un famoso passaggio in cui viene spiegato che, ogni volta che un bambino dice di non credere nelle fate, da qualche parte c'è una fata che muore. Santa (il David Harbour di Stranger Things) non sta morendo, ma di certo il suo lavoro da Babbo Natale è cambiato radicalmente da quando i bambini hanno smesso di credere in lui e i desideri non vengono più espressi attraverso una letterina decorata, ma su una wishlist di Amazon. Frustrato e rassegnato, Babbo Natale passa più tempo a bere che a consegnare i regali. Tuttavia, proprio durante la Vigilia di Natale, la sua strada lo porta nella ricca tenuta dei Lightstone, una famiglia benestante che è tenuta in ostaggio dal crudele e violento Signor Scrooge (John Leguizamo). Tra gli ostaggi c'è anche la piccola Trudy (Leah Brady) che, reduce dalla visione di Mamma ho perso l'aereo, è l'unica a credere davvero in Babbo Natale. Proprio grazie alla sua fiducia, Santa decide di combattere per eliminare i criminali che sono sulla sua "lista dei cattivi". Non ci vorrà molto affinché la Vigilia si tinga del rosso del sangue versato.
Un Natale rosso sangue
Una notte violenta e silenziosa è quel genere di film di Natale che di solito non ci si aspetta, uno di quelli destinati a rimanere di nicchia perché, in generale, il pubblico predilige sempre film zuccherosi e/o romantici quando arriva il mese di dicembre. Quasi fosse uno strano erede di Babbo Bastardo, Violent Night però si mostra senz'altro intelligente nel non scardinare del tutto i topoi del genere, ma usandoli per trainare una storia piena di scorrettezze, omaggi e violenza. Nel sottotesto del film, ad esempio, persistono molti buoni sentimenti tipici dei film delle Feste: la bambina che spera che i suoi genitori possano avere un lieto fine, la magia che ha bisogno di un cuore puro per esistere e un eroe che rifiuta di arrendersi per salvare qualcuno che nemmeno conosce. Sono tutti elementi che sono facilmente riscontrabili in ogni film che passa nel palinsesto natalizio. Ma con Una notte violenta e silenziosa vengono utilizzati per esercerbare la violenza, renderla uno spettacolo quasi accettabile e di puro intrattenimento. Ecco allora che Babbo Natale è un alcolista che vomita mentre è in volo sulla sua slitta o che sta soppesando di appendere le renne al chiodo e cambiare mestiere. Come il Babbo Natale de Le cinque leggende è un uomo massiccio, pieno di tatuaggi, che sembrano richiamare un passato ancora più violento del presente; un uomo che sembra aver perso lui per primo la fede nel Natale. A restituirgli la magia non sarà tanto l'incontrare una persona che crede in lui, ma avere l'occasione di liberare il suo vero io, fatto di violenza pura, che lo porterà a fare una vera e propria strage.
Come si diceva in apertura, infatti, Una notte violenta e silenziosa non è affatto un film di Natale da far vedere ai più piccoli: tra corpi mutilati, esplosioni e torture, è un film destinato a tempre più forti. A funzionare, però, non è tanto la spettacolarizzazione della violenza, ma anche l'uso di una dissacrante ironia che fa ridere a scena aperta in più di un'occasione. Una notte violenta e silenziosa è sì un film dove scorre molto, moltissimo sangue, dove i buoni sentimenti non hanno davvero spazio - la famiglia Lightstone è forse una delle più tossiche e problematiche che si siano viste in un film di Natale -, ma è soprattutto un film che intrattiene e diverte. Inoltre è pieno di rimandi, omaggi e parodie alla tradizione natalizia che di certo farà la gioia di quegli spettatori che riescono ad apprezzare tanto una pellicola natalizia classica, quanto uno spettacolo pieno di violenza. Se da una parte non mancano i riferimenti a film come S.O.S.
Fantasmi - e nello specifico al film che il personaggio di Bill Murray vuole mandare in onda - o Canto di Natale, senza dubbio una delle scene che diverte di più è quella che cita apertamente Mamma ho perso l'aereo, e che sembra voler portare i classici di Natale verso il nuovo millennio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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