Perché vedere al cinema il film su Barbie? Ecco i 5 motivi fondamentali

Dal 20 luglio nei cinema arriva il tanto atteso lungometraggio dedicato alla bambola Mattel. Amato, odiato e criticato, ecco perchè è un film da non perdere

Perché vedere al cinema il film su Barbie? Ecco i 5 motivi fondamentali

Dopo un lungo periodo fatto di indiscrezioni e rumor, finalmente il tanto atteso film sul "mito" (vivente) di Barbie arriva nei cinema. La data stabilita è il 20 luglio, e nel pieno di questa lunga estate di caldo torrido, forse non è poi una cattiva idea trovare un po' di refrigerio al cinema. E la programmazione che si intravede per i prossimi fine settimana pare che sia stata costruita con una certa cognizione di causa. Barbie è uno di quei film più attesi della stagione estiva e, di sicuro, sarà anche quello più discusso. Come ha confermato il Time, la pellicola è stata annunciata già nel 2018 per volere della stessa Greta Gerwin, che ha pensato a un film sulla bambola Mattel insieme al suo compagno. Da lì in poi sono cominciate le audizioni per scegliere la Barbie perfetta e si è cominciato a pensare al modo giusto per poter rendere giustizia all’iconico personaggio che ha segnato la cultura popolare del ventesimo secolo. Da qui l’idea di un film più provocatorio e realista su tutto quello che gira attorno al mondo di Barbie. E, di fatti, ancora oggi conosciamo poco della trama, tranne per qualche dettaglio trapelato dal trailer. Di sicuro è un film che merita di essere visto e che, ovviamente, c’è chi lo amerà e chi lo disprezzerà. Non ci saranno mezzi termini. Ma, per chi ancora ha dei dubbi in merito, ecco quali sono i cinque validi motivi per recarsi al cinema e lasciarsi travolgere dalla bellezza sbarazzina di Barbie.

Il film che (potrebbe) consacrare il genio di Greta Gerwing

Dietro a questo progetto monumentale c’è la mano sicura di una tra le registe più talentuose del nostro tempo. Classe 1983, con un passato (anche molto recente) di attrice, la Gerwin sperimenta nuovi percorsi lavorativi solo nel 2007 ma è nel 2011, con lo straordinario Lady Bird, che trova il consenso da parte del pubblico e da parte della critica. Per quel film, infatti, ottiene due candidature agli Oscar. Il suo percorso di sperimentazione continua con l’adattamento di Piccole Donne – nelle sale nel 2019 – che permette alla Gerwing di cimentarsi con un genere diverso senza perdere il suo sguardo attento sui temi della modernità. Apprezzata anche per una regia patina ma d’effetto, con Barbie si cimenta in un film difficile e non facile per una donna come lei, ma che, di fatto, potrebbe dare agio non solo di esplorare i suoi limiti, ma anche di trovare la consacrazione definitiva come regista new age.

Barbie che risolve il problema del femminismo

Dicevamo, un film moderno e che prende le distanze dall’autocelebrazione di un mito ancora vivente. Più che altro, la pellicola che sta per arrivare nelle sale viene descritta come “un film ben lontano dagli stereotipi”. Quindi, cancellato la paura del politicamente corretto, Barbie viene contestualizzato in un mondo assai diverso da quello che viviamo. Quasi idilliaco. Una scelta vincente che si sposa con l’ideologia vigente ma, allo stesso tempo, ne prende anche le distanze. Si idealizza un mondo in cui non esiste la parola femminismo e dove tutti i problemi della parità dei diritti sono stati risolti. Ciò che viene presentato è una realtà in cui vivono tante Barbie in comunione tra loro, organizzano pigiama party tutte le notti mentre i Ken sembrano esistere quasi esclusivamente come accompagnatori, almeno fino a quando la Barbie - interpretata da Margot Robbie - non inizia a pensare alla mortalità. Da qui per Barbie e Ken comincia un viaggio alla scoperta di loro stessi.

Margot Robbie e Ryan Gosling: una coppia che scoppia

Tutto questo ha portato alla scelta di un cast che potesse essere all’altezza. Riportare sul grande schermo la bellissima Margot Robbie, esplosa dopo il film Io, Tonya (ma vista anche di recente in Babylon) è stato uno tra i "casting call" più azzeccati. L’attrice, bionda, bella e di talento, si sposa alla perfezione con le intenzioni finali della sua Barbie. E tra i tanti Ken, eleggere Ryan Gosling come co-protagonista, è stata anche in questo caso una scelta ineccepibile. Per i due divi sulla cresta di Hollywood questo è un film da capogiro, non solo per ciò che si apprestano a raccontare sul grande schermo, ma per il fatto di portare al cinema la storia di un mito che non passa mai di moda. Anche qui, dalle prime immagini, sia la Robbie che Gosling sono convincenti nei ruoli.

Non è un film che celebra le bambole Mattel

Nonostante ciò, Barbie non vuole essere una celebrazione della bambola in sé e del suo grande impatto che ha ottenuto tra il pubblico, tra i collezionisti e tra le bambine che sono cresciute con il suo mito. Anzi, è un film dai temi forti, molto attuali. Da qui l’idea di spingere Barbie e Ken a fare i conti con loro stessi e far riflettere sulla libertà di amare senza freni, e sul bisogno di scoprirsi e di accettarsi. Ecco perché, fin da quando Barbie comincia a porsi strane domande sulla vita che sta vivendo è nata l'idea di spedirla nel mondo reale – nel nostro mondo - insieme a Ken - che si è sentito da sempre una sorta un accessorio - per scoprire cosa c’è oltre quella realtà così patinata e iniziare un viaggio che li porterà ad affrontare il CEO della Mattel, interpretato da Will Ferrell.

Già si parla di "corsa" agli Oscar

Un film importante che cerca di andare ben oltre le aspettative e spera di poter convincere anche i più scettici.

Un film attesissimo che, fin da ora, sta fomentando la critica di settore e che, di sicuro, aprirà un dibattito che non si affievolirà subito. E, ancora prima che arrivi nelle sale, i bookmakers credono che Barbie possa essere il film favorito agli Oscar del 2024. Migliore Regia? Miglior Attrice protagonista? Oppure sarà candidato come miglior film?

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