Rocco Papaleo: "A marzo il mio nuovo film. Meloni? Spero faccia bene"

L'attore lucano Rocco Papaleo tornerà protagonista in sala a marzo con il suo quarto film da regista: la nostra intervista

Rocco Papaleo: "A marzo il mio nuovo film. Meloni? Spero faccia bene"

A marzo tornerà al cinema con il suo quarto film da regista - "Scordato" - ma Rocco Papaleo non si ferma mai. L'attore lucano è stato protagonista alla IV edizione del Festival del Cinema di Potenza “Visioni Verticali – Ambiente e Territori” tra masterclass, incontri con il pubblico e il documentario "Sentieri di ferro" di Luca Curto. Di questo e di molto altro ha parlato ai nostri microfoni.

"Sentieri di ferro" è un viaggio emozionante lungo una ex ferrovia del Sud Italia che è stata riconvertita in una greenway dopo essere stata abbandonata negli anni ’80. Una storia che può diventare un punto di riferimento...

"Sicuramente sì, se pensiamo a tutto ciò che è stato costruito in passato e oggi risulta obsoleto. Il documentario vuole dimostrare come grandi opere del passato ormai inutilizzabili possono cambiare destinazione e diventare anzi una sorta di connessione con l'ambiente e con la natura. Ambiente che era stato dolcemente violentato, diciamo così...".

C'è grande entusiasmo per l'apertura a Potenza del CeSAM, il Centro Sperimentale delle Arti Mediterranee. Una bella novità per chi sogna di fare il suo mestiere...

"Secondo la mia percezione, è una cosa a dir poco entusiasmante rispetto al nostro territorio. La nostra regione non aveva un riferimento del genere. Tutti noi anziani ci siamo dovuti spostare per seguire il nostro sogno di recitare. È entusiasmante, eccezionale. Spero che possa mantenere le promesse e che possa agevolare un processo culturale in Basilicata".

Cinema, tv, teatro, anche Sanremo: c'è ancora un sogno da realizzare?

"Ho realizzato anche cose che non avevo sognato, in un certo senso è come se avessi già superato i sogni che avevo da ragazzo. Ma c'è sempre qualcosa che ti spinge a migliorare. Se volessi fare un po' lo snob naturista, direi che sogno di crescere un orto (ride, ndr). Uno dei miei sogni è quello di lavorare nel mio territorio".

Ha invece dei rimpianti?

"Chi non ne ha di rimpianti? Mi sforzo di ignorarli. Analizzando la mia storia, devo dire che sono andato oltre le mie aspettative. Mi sembrerebbe disonesto rimpiangere qualcosa".

Cosa ne pensa di questo clima politicamente corretto? Ha mai avuto dei problemi?

"Stranamente non mi è capitato, nonostante in alcuni film mi sia capitato di oltrepassare il limite. Anzi, quando ho oltrepassato il limite, le battute colorite sono dei diventate dei cult (ride, ndr). I comici dovrebbero avere una licenza per essere scorretti. Ciò che facciamo appartiene ai personaggi che interpretiamo...".

Lei è fortunato allora, molti suoi colleghi devono fare i conti con la gogna social...

"Da questo punto di vista è capitato anche a me. Dopo il Festival di Sanremo, fui testimonial dell'Eni per una campagna sull'abbassamento della benzina. Mi sembrava una cosa etica, si parlava di una facilitazione per la gente, non era sicuramente uno spot per le trivellazioni. Ma nella mia regione, la Basilicata, fui un po' tacciato di insensibilità e attaccato. È vero, c'è sempre il rischio di ricevere critiche - anche pesanti - per qualsiasi cosa".

Interpellato sul tema, lei da uomo di sinistra ha dichiarato che la Meloni le piace "un pochino". Coraggioso per un artista in Italia...

"Io sono un uomo di sinistra che ha avuto piacere a vedere una donna diventare primo ministro. Lei era anche l'unica donna leader al G20. Non posso che apprezzare una cosa del genere. È stata eletta democraticamente e spero che faccia bene. Poi, bene bene non credo che possa fare, perché ha idee che sono contrarie alle mie. La mia è una speranza: io sono di sinistra ma non posso augurarmi che le cose vadano male. Non voglio fare ragionamenti con i paraocchi".

Nessuno la può accusare di simpatie nei confronti della destra, anche perché ha ribadito di sperare in una vittoria della sinistra tra cinque anni...

"Io spero che la sinistra prenda coscienza della sconfitta. Spero che capisca i perché di questa sconfitta. La sinistra è incosistente, per questo motivo ha vinto la destra. Il mio è un invito a impegnarsi e compattarsi".

A marzo uscirà "Scordato", il suo ultimo film. Ha detto che è il suo film migliore...

"Il titolo è un gioco di parole sul protagonista che è un accordatore ed è effettivamente ‘scordato’. Lo confermo, dal mio punto di vista è il mio film migliore. Spero di essere cresciuto come autore, come regista. Poi pubblico e critica valuteranno. Io, come altri, vivo sotto la dolce condanna dell'opera prima riuscita bene. 'Basilicata Coast to Coast' ha avuto grande successo e si rimane sempre ancorati lì".

Normale che sia così...

"Io sono anche un cantautore.

Nel '79 scrissi una canzone che se suonata nei miei spettacoli copre tutto il resto. È una cazzata, una canzoncina molto orecchiabile e simpatica, che azzera tutto il resto, anche brani migliori. Lo accetto, va bene così".

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