I punti chiave
La mano della censura non risparmia neppure Oppenheimer. Il film di Christopher Nolan, al cinema dal 23 agosto, è diventato un caso in alcuni Paesi per via di una serie di scene ritenute troppo esplicite, volgari o addirittura offensive. È successo in India e in Pakistan, dove la pellicola è finita sul grande schermo il 21 luglio scorso in contemporanea agli Stati Uniti e un mese prima rispetto all'Italia. Beninteso, il film ha ricevuto il canonico R-Rating da parte dell'americana Motion Picture Association, dunque è stato vietato ai minorenni. Ma anche in Medio Oriente le produzioni sono intervenute per nascondere la nudità invece di tagliarla del tutto.
Nudità censurate
In una scena ad esempio l'attrice Florence Pugh, che interpreta Jean Tatlock, la moglie dello scienziato statunitense, è seduta completamente nuda sulla poltrona di un albergo, ma nella versione modificata approvata indossa un vestito nero aggiunto con l'aiuto della Cgi, la computer-grafica. Il Central Board of Film Certification (Cbfc), l'ente che certifica i film in India, ha dato a Oppenheimer il grado U/A soltanto due giorni prima dell'arrivo nelle sale, allungandone inoltre la durata di circa 20 secondi e rimuovendo dai sottotitoli le parolacce pronunciate dai personaggi.
Come segnala l'edizione statunitense dell'Hollywood Reporter, censure di questo tipo sono compromessi piuttosto comuni a cui le case produttrici sono disposte a scendere con i vari distributori nel mondo, ma nonostante questo il risultato è sembrato a dir poco forzato. Nel 2017 le trasmissioni iraniane coprirono le spalle di Charlize Theron durante la cerimonia dei premi Oscar.
A censored version of ‘OPPENHEIMER’ is being screen in several countries, with a CGI black dress covering Florence Pugh. pic.twitter.com/3SXea7pbCt
— Florence Pugh Daily (@bestofpugh) July 24, 2023
I nazionalisti indiani contro Oppenheimer
In India, tuttavia, le polemiche sono proseguite a causa della scelta – dissacrante ma ad ogni modo artistica – del regista inglese di mostrare un rapporto sessuale tra Pugh e Cillian Murphy (Robert Oppenheimer) mentre la prima chiede al secondo di ripetere ad alta voce l'iconica frase "Sono diventato la morte, il distruttore dei mondi", pronunciata realmente da Oppenheimer durante un'intervista alla Tv americana negli anni Sessanta. Quell'aforisma è tratto dal Bhagavad Gita, un'antica scrittura indù. Una rappresentazione giudicata irrispettosa perfino da Anurag Thakur, ministro del governo indiano, il quale ha chiesto al Cbfc di togliere la scena dal montaggio finale.
Il giornalista Uday Mahurkar ha addirittura scritto una lettera aperta a Christopher Nolan, chiedendogli di rimuovere quella scena dalle proiezioni del film nel resto del mondo, altrimenti rischierebbe di venire considerato "un attacco deliberato alla civiltà indiana".
Eppure, malgrado i malumori iniziali, Oppenheimer è stato un successo al botteghino anche nel Subcontinente, riuscendo in un'impresa impossibile altrove: con 650 milioni di rupie (7 milioni di euro) in 30 giorni, ha incassato più del diretto "rivale" Barbie, in testa ai box office globali. Dimostrando così che il pubblico ha saputo apprezzare senza l'influenza esterna di chi magari faceva il tifo per un flop.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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