Lintento di questo romanzo di Bruna Magi è evidente fin dal titolo: Fate e streghe sono fra noi? (Bietti, pagg. 130, euro 11). Allo stesso modo è evidente che lautrice ha voluto completare una trilogia, dopo Il ritorno della Papessa e La profezia nellanno dei grandi re. Ancora una volta cè una mescolanza tra fatti e avvenimenti contemporanei e una vena fantasy che organizza eventi inspiegabili dal punto di vista razionale.
Qui si tratta del destino di cinque donne, cresciute a Perugia, dove hanno fondato un sodalizio chiamato Pentafoglio, in nome della rarissima varietà di trifoglio, con cinque petali. Ma dal 1986 al 2003 la vita di ciascuna ha subìto mutamenti radicali. Virginia è una psicoterapeuta di successo, Cecilia lavora nella moda, Francesca dirige un quotidiano, Rosa ha avuto fortuna come attrice di cinema, ma è già in declino, Marella non ha costruito la famiglia felice che sperava. Si sono date un appuntamento al 1º novembre 2003, per riconfermare la loro amicizia. Ma nel frattempo i loro cammini esistenziali si incrociano, e anche ciò che sembra un caso potrebbe essere il frutto di forze malefiche. E allora ecco che qualcosa di spirituale, sovrannaturale, si aggiunge alle loro vite. Ne è passato di tempo da quando giocavano e fantasticavano sul futuro ai piedi dei Monti Sibillini. Ne hanno dovute compiere, di scelte, spesso in aperto conflitto con una società maschilista. E qui non si può fare a meno di notare come il termine «streghe» fosse caro alle femministe già negli anni Settanta, forse non per caso. Ma le nostre protagoniste sono più streghe o più fate?
Lautrice si diverte a giocare con la tradizione e anche con la storia, rievocando fatti ed episodi accaduti a Triora, paese dellentroterra ligure noto per i processi dellInquisizione alla fine del 500.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.