Da uno a 214. Dalla città più cara a quella più conveniente in ogni angolo del globo. Dove sta Milano? Ainoi al quindicesimo posto, dopo Luanda (la capitale dell’Angola è al primo posto), Tokyo (seconda), Mosca (quarta), Oslo (undicesima)) e Seul (quattordicesima). Più costosa di Londra o Parigi, entrambe al diciassettesimo, di Roma (ventiseiesimo) e New York (ventisettesimo). Milano polo d’affari, capitale della moda ma anche cittadella per "sciuri". Lo dice l’ultima indagine mondiale sul costo della vita elaborata da Mercer Human Resource Consulting, la compagnia che ogni anno riceve l’incarico dalle grandi aziende di valutare le indennità del proprio personale in trasferta. Cosa vuole dire? "Che non facciamo riferimento ad alcun paniere- precisano alla società di consulenza- ma consideriamo quelle voci che interessano il manager che viene mandato dall’azienda in un altro Paese, magari con tutta la famiglia. Se ad esempio il servizio sanitario è a carico dei privati l’azienda deve considerare anche questo costo". Insomma, un turismo d’affari. E fra i parametri presi in considerazione, più o meno duecento, ci sono: le voci per la casa, i trasporti, i beni di consumo ma anche le spese per ristorazione e divertimento. Dall’hamburger alla serata a teatro, ai giornali. L’indice è costruito tenendo New York come città di riferimento e paragonandole le altre capitali, i movimenti valutari sono misurati in base al dollaro americano.Il costo dell’alloggio gioca un ruolo fondamentale - confermano alla società promotrice dell’indagine - E poi non è la prima volta che Milano, nel confronto con le altre città, perde sul fronte "risparmio". A febbraio l’inglese Daily Telegraph, riportando i risultati di una ricerca di Trivago (il portale europeo che confronta i prezzi degli alberghi), stigmatizzava l’aumento delle tariffe medie degli hotel. "Sotto questo aspetto il nostro capoluogo può e deve fare di più - commenta Giovanni Terzi, assessore alle Attività produttive. Grazie ad Expo 2015 riusciremo a creare ostelli per giovani e alberghi dignitosi che permetteranno di pernottare a una cifra inferiore a 50 euro". Lo conferma l’assessore al Turismo Alessandro Morelli: "I manager possono anche permettersi di spendere cifre astronomiche, le nostre iniziative low cost sono rivolte ai giovani. E non ci sono solo ostelli, c’è anche la card Milano che offre sconti e ingressi gratuiti in diversi musei. Stiamo rinnovando completamente il sito (www. turismo.milano.it), tra poco sarà possibile, collegandosi dall’estero,di programmare nei particolari il proprio soggiorno milanese.
Sullo stesso portale si troveranno anche i voli e gli alberghi". Progetta invece «pacchetti sconto per famiglie, l’assessore lombardo al Turismo. Stefano Maulli: "Nei momenti clou, del salone del Mobile o della Bit, la formula one for two raddoppierebbe le presenze"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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