Città più accogliente? Forse troppo. E il Comune lancia l’sos mendicanti

LA MILANO ARANCIONE Sono sempre di più gli accattoni e i lavavetri che si incontrano agli incroci Granelli: "Un fenomeno in aumento, ma penseremo a percorsi di recupero". La Lega: "Dopo 4 mesi ecco il risultato del buonismo di Pisapia"

Città più accogliente? Forse troppo. E il Comune lancia l’sos mendicanti

Una catena corta. Cinquecento metri dal fornitore (abusivo) al ri­venditore (abusivo) all’acquiren­te, che penserà di far del bene, ma con l’offerta commette un’illegali­tà. Un paio di giorni fa i vigili hanno scoperto in pieno centro un «ma­gazzino » in cui facevano la spola per rifornirsi i vù cumprà e cinesi che hanno trasformato la Galleria in un suk. Rose, un centinaio di om­brelli, circa 300 giochi (senza mar­chio e quindi potenzialmente peri­colosi) smistati sottobanco dal tito­lare del chiosco di fiori tra piazza Meda e via Catena, uno straniero del Bangladesh che è stato denun­ciato. Merce sotto sequestro, ban­chetto sigillato e gli sarà revocata la licenza. Ultimo segnale di un feno­meno che l’amministrazione non nasconde, anche perchè dai sema­fori ai quartieri della movida, è sot­to gli occhi di tutti: «L’accattonag­gio è sicuramente in aumento» ha ammesso ieri in commissione l’as­sessore alla Sicurezza e alla Coesio­ne sociale, Marco Granelli (nella fo­to). Pdl e Lega lo denunciano da me­si, «anche accattoni, nomadi e lava­vetri sono più numerosi e anche più arroganti, forse si sento­no protetti dal vento che è cambiato». Ma ba­sta girare in auto tra il Monumentale, piazzale Pagano, piazza XXV Apri­le, viale Roma­gna, zona Bisce­glie per incappare in lavavetri, mendi­canti, persino rom gio­colieri. Solo per fare qualche esempio. Dopo che la Corte costitu­zionale ha bocciato le ordinanze dei super-sindaci, dal 21 aprile so­no decadute anche quelle dell’ex sindaco Moratti per sanzionare prostituzione, accattonaggio mole­sto, writers. «Non abbiamo stru­menti normativi, i vigili possono so­lo creare azioni di disturbo e allon­tanare gli abusivi » ammette Granel­li. Ma il Pd non definiva le ordinan­ze un flop? E l’assessore ci tiene su­bito a precisare che «le multe da 500 euro non erano la soluzione, ma qualche norma ad hoc servireb­be ». Ad esempio? Il potere di prele­vare l’incasso, «saranno monetine ma può essere una forma di dissua­sione. E dovremmo puntare sul re­cupero - sostiene Granelli - . Ora possiamo obbligare solo i minori a un percorso con i servizi sociali, do­vremmo convincere chi fa accatto­naggio a denunciare il racket, of­frendo in cambio accoglien­za e un percorso di rein­serimento ». Acco­glienza- ancora nel­le case popolari? ­è già una parola che farà tremare i polsi ai leghisti. Che sul fenome­no accusano: «Ec­co il risultato del buo­nismo di Pisapia». L’as­sessore non si sbilancia. E insiste sulle verifiche«a partire dall’anello debole, bisogna insistere sulle inda­gini per ca­pire chi rifornisce i singo­li e dare un colpo secco al sistema». Ma al momento la polizia locale non ha una task-force anti abusivi, genericamente, tutte le pattuglie sono invitate a creare azioni di di­sturbo.

In compenso la polizia loca­le attraverso 50 agenti collabora con il tribunale e la Procura per in­dagini a contrasto della criminalità organizzata, in particolare sui temi delle truffe agli anziani, sfruttamen­to di prostituzione e accattonag­gio.

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