In questi anni l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha inaugurato una serie di misure finalizzate a sostenere i bisogni degli anziani, in attesa dell'inaugurazione di quella più consistente, ovvero la Prestazione universale, che entrerà in vigore nel 2025. Ed è proprio da qui che si può partire per valutare complessivamente quali sono i benefici a disposizione dei cittadini più anziani e chi può usufruirne.
Prestazione universale
Si tratta del provvedimento più "pesante", per quanto concerne gli importi che verranno elargiti ai percettori del sostegno, anche se i parametri previsti per potervi accedere sono decisamente restrittivi, il che ridurrà la platea dei beneficiari. Il contenuto di questa misura, che sarà varata nel 2025, è contenuto all'interno del decreto legislativo n.29 del 15 marzo.
La Prestazione universale sarà riconosiuta esclusivamente agli anziani non autosufficienti che ad oggi percepiscono, oltre l'assegno di invalidità riconosciuto entro certi limiti di reddito, l'indennità di accompagnamento da 531,76 euro al mese. Proprio a quest'ultima andrà a sommarsi un sostegno economico consistente da 850 euro mensili: ciò significa che i percettori potranno beneficiare di un fondo da 11.050 euro l'anno da destinare ai costi per la cura e l'assistenza dell'anziano svolti da lavoratori domestici con compiti di assistenza alla persona assunti con contratto o per pagare servizi finalizzati alla cura e all'assistenza ma forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale residenziale.
Come anticipato, i parametri previsti per accedere a questa misura sono decisamente selettivi. L'anziano dovrà innanzitutto avere almeno 80 anni d'età e un Isee inferiore a 6mila euro. Oltre ciò, il livello di assistenza dovrà essere riconosciuto come "gravissimo" da un'aposita commissione tecnico-scientifica che sarà nominata dal ministero del Lavoro. Unendo i 531,76 euro dell'indennità di accompagnamento a questi 850 euro si potrà beneficiare complessivamente di un assegno da 1381,76 euro mensili.
Assegno di inclusione
In concomitanza con il superamento del reddito di cittadinanza, il governo Meloni ha attivato questa misura per venire incontro anche alle esigenze delle persone più anziane. Possono, infatti, accedervi i cittadini che abbiano già compiuto i sessant'anni: è sufficiente che un solo componente della famiglia richiedente abbia già raggiunto questa età per poter pensare di beneficiarne.
In caso di reddito zero, all'over 60 singolo sono riconosciuti 500 euro al mese, a cui si aggiungono ulteriori 280 euro nel caso in cui ci sia un affitto da pagare. Per gli over 67, ovvero coloro che hanno già raggiunto l'età da pensione, il contributo base sale fino a 630 euro, mentre la quota affitto scende a 150 euro.
Innalzamento della minima
Ad oggi la pensione minima in Italia è pari a 598,61 euro, ma la quota può salire grazie all'aumento temporaneo straordinario del 2,7% introdotto quest'anno: si parla quindi di 16,16 euro al mese in più, il che significa circa 194 euro in più all'anno.
Bonus animali domestici
Riconosciuto per aiutare i padroni degli animali da compagnia a sostenere le spese veterinarie e quelle per
l'acquisto di farmaci, è stato introdotto per la prima volta nella Manovra 2024 per gli over 65 con Isee inferiore a 16.215 euro. L'importo non è ancora definito e si attende solo l'uscita del relativo decreto attuativo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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