Bonus mobili 2024: come ottenerlo

L'agevolazione riguarda chi effettua lavori di ristrutturazione e consiste in una detrazione fiscale che verrà ripartita in dieci rate nella dichiarazione dei redditi a partire dall'anno d'imposta di riferimento e poi negli anni successivi

Bonus mobili 2024: come ottenerlo
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Arriva l'estate e con lei diversi bonus, da quello per comprare la casa a quello per l'asilo nido, c'è anche un'agevolazione per comprare mobili ed elettrodomestici, stiamo parlando del bonus mobili. Per tutto il 2024 si potrà usufruire della misura e ottenere il rimborso del 50% della spesa sostenuta. Coloro che ristrutturano possono ottenere infatti una detrazione fiscale che verrà divisa in dieci rate nella dichiarazione dei redditi a partire dall'anno d'imposta in questione e poi negli anni a venire. Come si può prendere il bonus? Quali sono i requisti? Ecco tutte le informazioni.

La misura

Il bonus in questione è stato prorogato dalla Legge di bilancio 2022 e riguarda le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per mobili e grandi elettrodomestici. Il bonus mobili viene riconosciuto per letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Ci sono delle novità rispetto allo scorso anno in quanto il tetto di spesa è diminuito: nel 2021 era di 16mila euro, nel 2022 era di 10mila euro, nel 2023 di 8mila e nel 2024 è di 5mila euro. In quanto alla natura dell'agevolazione viene concessa una detrazione dell'Irpef. In quanto agli interventi edilizi è necessario effettuare lavori come manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria come tinteggiatura, sostituzione dei pavimenti e rifacimento degli intonaci interni su singoli appartamenti non consentono di percepire il bonus.

I requisti e come richiederlo

In quanto ai requisiti tutti i contribuenti possono usufruire della misura, quindi della detrazione del 50%. È però importante che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dall'1 gennaio dell'anno precedente rispetto a quello nel quale sono stati acquistati mobili, arredi e grandi elettrodomestici, quindi devono essere partiti dal giorno 1° gennaio 2023. Al fine di ottenere la detrazione è necessario indicare le spese sostenute nel modello 730 oppure in quello "Redditi persone fisiche" al momento della dichiarazione dei redditi. È necessario conservare la ricevuta del bonifico per ricevete la misura o quella di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito); la documentazione di addebito sul conto corrente; le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Bonus grandi elettrodomestici

In quanto alla misura applicata agli elettrodomestici è necessario che rispettino determinati requisiti: i forni devono essere di classe non inferiore alla A. Lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie devono essere di classe non sotto alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie. La classe F viene concessa per frigoriferi, congelatori e apparecchiature dove viene applicata l'etichetta energetica, un documento che infroma i consumatori su caratteristiche e consumi di energia di ciascun modello di elettrodomestico in vendita. La misura viene riconosciuta anche per apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Casi particolari

L'agevolazione spetta solo al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Un esempio? Se le spese per ristrutturare l'immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e l'altro paga l'acquistomobili, arredi ed elettrodomestici, il bonus non verrà riconosciuto a nessuno dei due. Inoltre la detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso, rispetto a quello dove sono stati effettuati i lavori, ma comunque appartenente all'immobile oggetto di intervento edilizio.

Nel caso in cui si viva in un condominio la misura viene applicata anche per guardiole, lavatoi, appartamento del portiere ma il bonus non è concesso se i condomini acquistano arredi per la propria abitazione.

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