La notte di San Silvestro 2025 segna un altro capitolo della maratona culinaria degli italiani, che concludono l’anno all’insegna della tradizione, della qualità e di un’attenzione crescente al budget familiare. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcooperative, il cenone casalingo e quello al ristorante muoveranno complessivamente miliardi di euro, testimoniando la centralità della gastronomia Made in Italy per celebrare il passaggio al nuovo anno.
Il cenone in casa
Gli italiani spenderanno circa 2,3 miliardi di euro per il cenone domestico, con un aumento di 100 milioni rispetto al 2023 e 350 milioni rispetto all’era pre-pandemica. Questo incremento, però, non deriva da una maggiore propensione ai consumi, ma dall’effetto combinato dell’inflazione, del maggior numero di occupati e di una più alta disponibilità di tredicesime (51,3 miliardi di euro). Sarà 1 italiano su 2 ad aspettare in casa, propria o di amici o parenti, il rintocco della mezzanotte per brindare al nuovo anno, mentre 3 su 10 brinderanno al 2025 in viaggio tra località di montagna, terme o città d’arte, 2 su 10 invece trascorreranno la serata in cenoni organizzati da ristoranti e hotel.
Come emerge dall’indagine del Centro studi di Confcooperative, il menu del cenone rifletterà l’eccellenza agroalimentare italiana: vongole e frutti di mare, decimati dal granchio blu, per i primi piatti (155 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (340 milioni di euro); carne, salumi e uova (370 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (395 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (295 milioni di euro). Pasta, pane, farina e olio (230 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani (140 milioni). Chiuderà il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro, duello all’ultima fetta oltre alla dura concorrenza delle tantissime specialità dolciarie regionali (400 milioni di euro).
Per il brindisi, saranno protagoniste le bollicine italiane, con 58 milioni di tappi di spumante e prosecco pronti a saltare.
Mentre gli over 50 restano fedeli alle ricette di famiglia, conclude Confcooperative, i più giovani si affidano sempre più a blog e app per innovare i menu, sperimentando piatti come crêpes di gamberetti, mini cheesecake al salmone e polpo su fonduta di formaggi. Questo mix tra tradizione e sperimentazione riflette il dinamismo e la creatività della cucina italiana.
Il Capodanno al ristorante
Per chi sceglierà di cenare fuori, i ristoranti italiani restano un punto di riferimento, nonostante una leggera flessione rispetto al 2023. Secondo la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe-Confcommercio), circa 4,3 milioni di persone parteciperanno ai cenoni organizzati da oltre 70.000 ristoranti aperti, per una spesa complessiva di 400 milioni di euro, in calo del 7,6% rispetto all’anno precedente.
Il costo medio del cenone sarà di 93 euro, cifra che sale a 125 euro per i locali che offriranno anche musica e spettacoli.
Come per il cenone casalingo, lo spumante italiano si conferma protagonista assoluto, servito nel 78,6% dei ristoranti, mentre lo champagne rimane un’opzione di nicchia. Questo dato sottolinea l’orgoglio per i prodotti nazionali, in un contesto dove la qualità si afferma come criterio dominante.
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