Gli esperti ci dicono: ecco dove si è mangiato meglio nel 2024

Parte oggi l’edizione 2025 del tradizionale sondaggio tra gli opinion leader della gastronomia italiana, giunto alla sua settima edizione. Abbiamo rivolto a 77 tra giornalisti, critici, influencer tra i più reputati a livello nazionale sei domande su cosa di più interessante ci ha riservato il 2024 e sulle aspettative per il 2025. Da oggi, primo dell’anno, e per sei giorni consecutivi pubblicheremo una domanda. La prima è: qual è stato il tuo pasto più interessante e coinvolgente del 2024? Ecco le risposte.

Gli esperti ci dicono: ecco dove si è mangiato meglio nel 2024

Nadia Afragola
Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Condividere

Giovanni Angelucci
Cena al ristorante Ides di Peter Gunn a Melbourne

Francesca R. Barberini
Una visionaria cena da Nōksu, locale coreano nascosto nella fermata Herald Square della metro di New York, guidato dallo chef Dae Kim.

Cinzia Benzi
Menu de Il Clandestino 2024 di Moreno Cedroni e Luca Abbadir: equilibrio, eleganza e gusto indimenticabili

Maurizio Bertera
Reale di Castel di Sangro

Emanuele Bonati
Modus pizzeria a Milano, territorio e qualità nel piatto

Rossana Brancato
Al ristorante Verso di Remo e Mario Capitaneo a Milano, dove l’elettività omakase della cucina dona la prospettiva più avanguardista del fine dining, svincolato dai dogmi. Cotture dirette, perfezione tecnica e del servizio, abbinamenti audaci e sempre armonici a comporre menù vivaci che celebrano le stagioni.

Mariarosaria Bruno
Ristorante Duomo a Ragusa Ibla, nel regno dello chef Ciccio Sultano: una nuova visione dlla Sicilia e dei suoi saporti

Claudio Burdi
Sono stati in molti a sorprendere il mio palato ma, quando ben tre piatti di un menu degustazione ti fanno dire wowowow, l’esperienza diventa davvero memorabile. Dove? Al Fourghetti, riaperto lo scorso giugno a Milano, con il talentuoso chef Giuseppe Gasperoni a guida della brigata in cucina.

Chiara Buzzi
Sorn a Bangkok

Alberto Cauzzi
Citerei due pasti eccezionali molto diversi tra loro: da Carlo Cracco e Luca Sacchi al Cracco in Galleria e da Ciccio Sultano e Riccardo Canella al Duomo di Ragusa Ibla

Annalisa Cavaleri
La cena a quattro mani da Authentica, a Caiazzo, con Franco Pepe e lo chef tre stelle Michelin Enrico Cerea: la dimostrazione che pizza e alta cucina possono andare di pari passo.

Francesca Ciancio
Il Chou Farci della Trattoria della Gloria

Marco Colognese
Da Michelangelo Mammoliti a La Rei Natura

Stefano Corrada
Daniel Canzian Ristorante (Milano): la cucina regionale (veneta) ai massimi livelli di classe

Eleonora Cozzella
A Parigi, cena a a quattro mani Jessica Rosval e Bruno Verjus

Luigi Cremona
Il menù del Contamina di Dario Tornatore al ParkHotel Laurin: un po' approssimato da un punto di vista tecnico, ma pieno di spontaneità ed idee originali

Andrea Cuomo
Imàgo dell’Hassler a Roma, soprattutto con il menu estivo. Pensiero e ritmo

Alberto Del Giudice
Ristorante Olmo a Cornaredo di Davide Oldani. Valore, anima e gusto in ogni piatto.

Antonella De Santis
Pari merito per ragioni diverse: Enigma (Barcellona) e Mugaritz (San Sebastian)

Valentina Dirindin
Pane, burro, acciughe e Champagne a casa mia. Prodotti selezionatissimi e massima goduria.

Marco Gatti
Passalacqua a Moltrasio

Giulia Gavagnin
Al Pagliaccio di Roma. Di chef Anthnoy Genovese, un menu di grande maturità e respiro

Marco Gemelli
Andrea Impero (Elementi Borgobrufa, Perugia) e Ronald Bukri (Coro, Orvieto)

Barbara Giglioli
Da Under in Norvegia, un ristorante che si sviluppa interamente sott’acqua. Cucina ottima, con influenze francesi e tanti ingredienti norvegesi.

Chiara Giovoni
Ristorante Verso dei fratelli Capitaneo

Manlio Giustiniani
Ristorante Uovo di Seppia a Milano

Andrea Gori
Atto di Vito Mollica (Firenze)

Giampaolo Gravina
Mammaròssa, Avezzano (Franco Franciosi, progetto Quote)

Andrea Grignaffini
La trilogia in tre pranzi progressivi di Giuliano Baldessari di Aqua Crua (Barbarano Vicentino)

Andrea Guolo
La Sangiovesa, Santarcangelo di Romagna

Carla Icardi
Sine di Roberto Di Pinto

Luca Iaccarino
Enigma, Albert Adrià (come possa avere una sola stella, come tanti ristoranti del tutto trascurabili, è un mistero)

Åsa Johansson
Tecum, cucina di quartiere nella periferia nord di Firenze

Camillo Langone
La colazione di Casa Maria Luigia, Modena. Dal cappuccino al cotechino (sì, cotechino) la più folle colazione della mia vita, la più territorialmente radicata, la più sapientemente realizzata (cotture superlative), la più superbamente impiattata (tutto Ginori!)

Lara Loreti
Ristorante Al Cambio Bologna, gustoso, genuino, vero

Paolo Marchi
La costata di bue gallego maturata 2005 giorni dell’azienda Carnicas Lyo di Madrid, preparata al Grill del Grillo a Cesate (Milano), chef Luca di Tomaso.

Paolo Massobrio
Da Baccicin du Caru a Mele

Tania Mauri
Il menu "Le 50 sfumature di vita" di Ana Roš, un viaggio di tradizione e originalità nella natura della sua terra attraverso le sue esperienze e il suo vissuto

Anna Mazzotti
Al ristorante stellato Famiglia Rana (Oppeano, Verona) con i piatti creativi dello chef Antonio Sodano

Giovanna Moldenhauser
Il pranzo da Villa Calini a Coccaglio (Brescia) con chef Alessandro Cappotto è stata la mia esperienza più interessante del 2024. In una villa costruita tra il ‘600 e il ‘700, circondata da un parco, ha sede il ristorante dove lo chef ha realizzato vere e proprie creazioni gastronomiche che hanno spaziato dagli antipasti ai primi, ai secondi dove gli ingredienti, calibrati con cura, si sono fusi in un’esperienza immersiva di gusto.

Alessandra Moneti
Il menu invernale di Danilo Mancini al Masa (hotel Major a Roma) con vista sulla basilica di Santa Maria Maggiore

Anna Muzio
La Salita di Begoña Rodrigo Valencia (ci è piaciuto tutto, dal cocktail con amuse bouche di benvenuto nel bar in un cortile - giardino con drink list di livello ma riservata ai clienti del ristorante alla cena, principalmente vegetariana, in una villa ottocentesca ristrutturata con originalità)

Francesca Negri
Contanima, chef Dario Tornatore, Bolzano: sostanza e divertimento nel piatto

Carlo Ottaviano
Osteria Arbustico di Paestum, chef Cristian Torsiello

Laura Pacelli
Spaghetti alla tsukemen con mazzancolla e brodo di pollo (di Chiara Pavan)

Vincenzo Pagano
La cena invernale a Storie di Pane a Vallo della Lucania in Cilento con verdure fantastiche e uno strepitoso soffritto di interiora di capra

Carlo Passera
I miei pasti migliori da due maestri: in ordine strettamente alfabetico Anthony Genovese a Il Pagliaccio di Roma e Luigi Taglienti a IO Luigi Taglienti di Piacenza

Luciano Pignataro
Il menu di caccia di Antonio Guida del Seta al Mandarin Hotel di Milano

Stefano Polacchi
Monja a Tokyo via Monja nel quartiere di Tsukishima: monja tradizionali e interpretati. al nero di seppia in particolare da competere con i migliori risotti al nero

Anna Prandoni
Antonia Klugmann, elegante, concettuale, eppure di una semplicità disarmante

Maria Pranzo
Es tragón - Ibiza

Gabriele Principato
L’ultimo menu degustazione di Trattoria Contemporanea nel comasco, del collettivo di chef capitanato da Davide Marzullo. Piatti audaci in cui l’eccellente lavoro tecnico è sapientemente nascosto dietro al gusto, per fare godere l’ospite e deliziarlo in un’atmosfera frizzante e spensierata

Federico Quaranta
Da Vittorio della famiglia Cerea, un orgasmo gastronomico

Isabella Radaelli
Laqua Vineyard a Terracciano, chef Marco Suriano: un’indimenticabile cena di fine estate nella campagna toscana e Mistral, ristorante del Grand Hotel Villa Serbelloni a Bellagio, chef Ettore Bocchia, un sorprendente viaggio nel gusto

Andrea Radic
La cucina concreta ed elegante di Alessandro Mecca al Castello di Grinzane Cavour, capace di porre il territorio sotto una luce gastronomica quasi perfetta

Edoardo Raspelli
Relais Le Cattedrali Cannavacciuolo chef Gian Luca Renzi (Asti)

Camilla Rocca
Decisamente stimolante quello di Gaggan Anand a Bangkok

Fernanda Roggero
Di gran lunga Asador Extebarri, l’eccellenza e la perfezione della (apparente) semplicità

Giovanna Romeo
L'Orangerie, Le Due Matote

Lorenzo Ruggeri
Pranzo al Reale con dei compagni di tavola inizialmente parecchio timorosi

Michele Ruschioni
Menù Total Wagyu Ristorante via di Guinceri a Vicarello (Livorno)

Leila Salimbeni
Ogata, Paris: perché è elitario e frugale

Sarah Scaparone
Gaggan Anand, Bangkok

Roberta Schira
Andrea Antonini di Imàgo all’Hassler di Roma incarna l’aforisma di Curnonsky: “Una cosa è buona se ha il sapore di quello che è”. In sala, servizio impeccabile e competenza

Luca Sessa
Il pasto più interessante dell'anno l'ho fatto da Wako a San Francisco, omakase dall'atmosfera accogliente e suggestiva, che convince grazie a piatti dall'elegante intensità dei sapori

Salvatore Spatafora
Martin Lazarov del ristorante Principe di Belludia a Notodove la cucina siciliana si fonde con l'ecosostenibilità.

Gualtiero Spotti
Gaggan a Bangkok

Luciana Squadrilli
Tenuta Borgo Santa Cecilia a Gubbio, per la cucina originale, attenta e solida di Alessio Perini a base in gran parte dei prodotti della tenuta

Mirko Tassin (Mirko TassoCulinario)
Degustazione da “Il Piccolo Lago”

Massimiliano Tonelli
Il menu di Niko Romito, ancora

Luca Turner
Burro Salato (Matera)

Valentina Vercelli
Duo a Chiavari

Cristina Viggè
Cena sorprendente all’Erba del Re di Modena. Perché, nella terra di prosciutti e cotechini, Luca Marchini sa fare una virata geniale verso il regno vegetale, grazie a una degustazione che incorona ortaggi, legumi, cereali, formaggi, estrazioni, emulsioni e riduzioni. Del resto, come ripete Luca: “Della melanzana, come del maiale, non si butta via niente. Neppure il picciolo”.

Valerio M Visintin
Fourghetti a Milano

Gabriele Zanatta
Enrico Marmo, Balzi Rossi, Ventimiglia

Annalisa Zordan
Podere Belvedere Tuscany

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