Dichiarazione dei redditi per doppio lavoro dipendente e P. Iva: cosa presentare

Modello 730 o dichiarazione dei redditi per persona fisica? Ecco cosa presentare se si ha un contratto dipendente e si svolge anche attività libero professionale

Dichiarazione dei redditi per doppio lavoro dipendente e P. Iva: cosa presentare
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La “maratona” per la presentazione della dichiarazione dei redditi è iniziata lo scorso 11 maggio, giorno a partire dal quale è possibile inviare il modello 730 precompilato.

Questo documento fiscale è utilizzabile, però, solo per i lavoratori dipendenti – pubblici e privati – o pensionati mentre i lavoratori autonomi dotati di Partita Iva devono presentare il Modello Redditi per persona fisica.

Si tratta dunque, di un modello diverso per adempiere alla propria dichiarazione dei redditi; oltre alla tipologia di documento, inoltre, cambiano anche le tempistiche:

  • per il 730, difatti, il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi è stabilito al 30 settembre, che slitterà al 2 ottobre cadendo di sabato.
  • per il modello redditi PF, invece, l'invio telematico, effettuato autonomamente o attraverso un intermediario abilitato (Caf ed esperti contabili), deve essere effettuato entro il 30 novembre 2023.

Ma cosa deve presentare chi, pur essendo un lavoratore dipendente, svolge anche attività libero professionale?

Vediamo nel dettaglio.

Lavoro dipendente e Partita Iva: si può fare?

La risposta non è semplice in quanto dipende da tantissimi fattori che devono essere presi in considerazione.

In linea di massima è possibile, ma devono essere considerati due aspetti fondamentali e cioè:

  • se si lavora nel settore pubblico o in quello privato.
  • se ci sono obblighi contrattuali con il datore di lavoro.

Di norma chi svolge lavoro dipendente nel settore privato non ha restrizioni rispetto allo svolgimento di un’attività libero professionale, a patto che non vi siano clausole esplicite e motivate e soprattutto, facendo attenzione al rispetto del patto di non concorrenza, cioè il divieto per il lavoratore dipendente di svolgere attività in concorrenza al datore di lavoro.

Inoltre è buona prassi informare il proprio datore di lavoro del possesso di una P.Iva.

Per quanto riguarda i lavoratori del settore pubblico, invece, questi sono vincolati dall’obbligo di esclusività, cioè un vincolo per cui il dipendente pubblico è chiamato a svolgere il proprio lavoro in maniera esclusiva. Fanno eccezione alcune categoria come i docenti e gli insegnanti pubblici - che possono esercitare attività di libera professione - e i dipendenti con contratto part-time ed orario non superiore al 50%.

In tutti i casi, logicamente, le attività devono essere preventivamente autorizzate e possono essere svolta al di fuori dall’orario di servizio, in regime di ferie e comunque compatibilmente con gli impegni del lavoro dipendente. L’autorizzazione, infine, deve essere richiesta anche se si tratta di prestazioni occasionali.

Valutati positivamente tutti questi aspetti si può dire che, in linea di massima, è possibile svolgere attività libero professionale anche se si è lavoratori dipendenti.

Cosa presentare? Modello 730 o Unico?

Chi si trova in questa particolare condizione, per la propria dichiarazione dei redditi dovrà presentare l’Unico.

Con questo modello, il lavoratore potrà indicare i ricavi percepiti nell’anno di imposta precedente legati all’attività

libero professionale; inoltre dovrà compilare il quadro che riguarda i redditi da lavoro dipendente utilizzando i dati del Cud ricevuto dal proprio datore di lavoro solitamente entro il mese di febbraio.

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