Alla fine, il Decreto Lavoro discusso nelle scorse ore ha introdotto la proroga sullo smart working fino al 31 dicembre 2023 ma soltanto per i lavoratori fragili e coloro i quali hanno i figli under 14 del settore privato: per quanto riguarda il pubblico tutto si deciderà nei prossimi giorni.
Le parole del ministro
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha già dichiarato che senza la pandemia Covid-19 non ha senso prorogare il lavoro agile per le categorie che non rientrano tra quelle sopra menzionate. È anche un problema di costi, visto che lasciare a casa i lavoratori a molte aziende costa denaro ma anche al governo visto che un'eventuale proroga per i genitori che lavorano costerebbe alle casse statali una cifra compresa tra 18 e 30 milioni di euro come stimato dal Corriere. Come abbiamo visto sul Giornale.it, invece, è ancora tutto in gioco per quanto riguarda gli sgravi per le badanti che arriverebbero fino a tremila euro per i prossimi tre anni (2025).
Cosa succede con i fringe benefit
Sarà approvato il prossimo martedì il tema relativo ai fringe benefit che saranno detassati grazie ai 190 milioni per la prossima copertura. "Era una volontà del governo e della presidente Meloni che i fringe benefit fossero un’erogazione non coperta da alcun tipo di spesa per l’imprenditore", ha recemente dichiarato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. La nuova soglia sarà di tremila euro con dei paletti sui lavoratori che hanno figli a carico. Teoricamente, ancora, resta in piedi l'ipotesi di estendere questa misura anche a tutti i lavoratori delle aziende facendo scendere il tetto a mille euro con un'agevolazione pari a 660 euro chi ha figli a carico.
Le novità sui contratti
Nei prossimi giorni saranno approvate anche le indicazioni sui contratti a termine: se si rimane nei limiti del primo anno non saranno più necessarie le "causali", sarà quindi possibile un rinnovo senza che sia necessaria la motivazione. L'assegno di inclusione, poi, avrà una platea più ampia che ingloba i lavoratori dei servizi socio-sanitari grazie a un emendamento di Fratelli d’Italia che dà il beneficio anche ai "componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione". Chi lo accetterà dovrà, per forza, accettare i contratti lavorativi a tempo indeterminato all'interno di un territorio che non superi 80 km o le due ore con i mezzi pubblici.
Saranno acquistabili i i cosiddetti "buoni baby sitter" utili per "assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità" ma anche per lavori domestici quali pulizia e giardinaggio.
La stagione turistica sta prendendo il via così che, gli operatori del settore, potranno sfruttare un bonus del 15% per i lavoro notturni e gli straordinari nei giorni rossi del calendario con decorrenza 1° giugno e fino alla fine dell'estate (21 settembre).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.