Badanti, c'è l'esenzione totale fino a tremila euro: ecco cosa cambia

Importanti novità sui costi che le famiglie italiane risparmieranno su badanti e assistenti familiari: ecco cosa cambia sulle esenzioni e la deducibilità

Badanti, c'è l'esenzione totale fino a tremila euro: ecco cosa cambia
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Badanti e i lavoratori che assistono gli anziani a costo zero: un'emendamento approvato in Commissione Affari Sociali del Senato dove si discute del Dl Lavoro ha previsto un'esenzione del 100% per la somma massima di tremila euro per i prossimi tre anni (fino al 2025) per tutti quegli assistenti familiari anche chiamati "addetti alla cura della persona" che sono neo assunti o per i quali il contratto viene trasformato a tempo indeterminato.

I contributi deducibili

Come abbiamo visto sul Giornale.it, lo scorso 4 maggio è stato firmato il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) di cui il nuovo governo aveva già parlato all'inizio del 2023 con tutte le sigle sindacali del settore. L'inflazione e il caro-vita hanno adeguato le retribuzioni per questa categoria di lavoratori (stimabili in due milioni) con uno stipendio più elevato rispetto al 2022 del 9,2%. L'importanza è data anche dai contributi che si possono detrarre che sono stati raddoppiati rispetto al passato (prima erano 1.500 euro).

La richiesta dei sindacati

In questo modo, l'esecutivo Meloni alleggerisce enormemente il peso fiscale sulle tasche delle famiglie che hanno bisogno di questa figura indispensabile per assistere i propri cari facendo risparmiare un bel po' di denaro in un periodo storico in cui le spese sono centellinate come non mai a causa del caro-prezzi. "Se l’inflazione continuerà la sua corsa - aveva dichiarato Andrea Zini, presidente di Assindatcolfda gennaio prossimo le famiglie potrebbero dover fare i conti con nuovi consistenti aumenti nelle buste paga di colf, badanti e baby sitter, che si andrebbero a sommare con quelli già scattati nel 2023. Per evitare pesantissime ricadute, anche sul lavoro irregolare, chiediamo al Governo un intervento urgente, soprattutto alla luce del recente mancato raddoppio della soglia di deducibilità dei contributi nel Dl Lavoro ed in previsione della predisposizione della nuova legge fiscale". Insomma, quanto richiesto un paio di settimane fa è stato approvato nelle scorse ore.

Adesso, quindi, se un collabatore domestico che, con un contratto a tempo indeterminato, costa quasi 2.500 euro ogni anno soltanto come contributi, mentre prima lo sgravio fiscale era al massimo di 1.549,37 euro, la cosiddetta "soglia di deducibilità" adesso raddoppiata fa "respirare" le famiglie con un vantaggio di quasi mille euro l'anno.

Attenzione, piuttosto, ai "furbetti" che assumono in nero per i quali le multe possono essere

davvero molto salate: come ricorda Money, le famiglie che non versano i contributi a colf e badanti rischiano multe del 30% ma la soglia può essere raddoppiata al 60% in base ai contributi evasi ogni 365 giorni.

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