Esposti i prezzi medi della benzina: dove costa meno e dove c'è la stangata

Da oggi i dati dovranno essere resi pubblici negli impianti di distribuzione sul territorio. Prezzi più bassi nelle Marche e in Veneto, più alti a Bolzano e in Puglia: ecco i numeri per ogni singola Regione

Esposti i prezzi medi della benzina: dove costa meno e dove c'è la stangata
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Da oggi prende il via la nuova disciplina per i distributori dei carburanti. I gestori delle stazioni di servizio dovranno adeguarsi e rispettare l'obbligo di esporre un cartello che contiene l'indicazione dei prezzi praticati e dei prezzi medi regionali o nazionali. I tabelloni dovranno essere posizionati ben in vista, in modo da favorire una corretta lettura e il giusto confronto da parte degli automobilisti. Il governo ha deciso di procedere in questa direzione per favorire la trasparenza, con l'intento di scongiurare eventuali speculazioni sulla benzina ai danni delle tasche dei cittadini. In sostanza si vuole tentare di frenare l'ondata di rincari registrata in questi giorni.

I prezzi della benzina in ogni Regione

Sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato pubblicato l'elenco relativo alla media dei prezzi dei carburanti praticati negli impianti di distribuzione situati sul territorio nazionale. Il tutto aggiornato proprio a oggi, martedì 1 agosto. In Autostrada il prezzo medio della benzina al self è di 1,984 mentre quello del gasolio al self ammonta a 1,854. Il servito di GPL e metano vanno rispettivamente a 0,837 e 1,540.

Consultando le cifre per ogni singola Regione emerge che il prezzo medio più basso della benzina si registra nelle Marche con 1,892 euro al litro e in Veneto con 1,898. Invece quelli più alti riguardano la Provincia autonoma di Bolzano (1,945) e la Puglia (1,943). Di seguito sono riportati i prezzi medi, Regione per Regione, indicando rispettivamente la benzina e il gasolio al self: Abruzzo 1,909 e 1,772; Basilicata 1,935 e 1,786; Calabria 1,939 e 1,800; Campania 1,912 e 1,758; Emilia-Romagna 1,911 e 1,768; Friuli Venezia Giulia 1,922 e 1,780; Lazio 1,902 e 1,757.

Seguono sempre in ordine alfabetico la Liguria 1,938 e 1,804; la Lombardia 1,911 e 1,774; il Molise 1,914 e 1,769; il Piemonte 1,911 e 1,773; la Sardegna 1,938 e 1,796; la Sicilia 1,923 e 1,774; la Toscana 1,910 e 1,772; l'Umbria 1,908 e 1,759; la Valle d'Aosta 1,928 e 1,790. Invece nella Provincia di Trento il prezzo medio della benzina al self è di 1,922, mentre quello del gasolio ammonta a 1,783.

Le mosse del governo

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha imboccato la strada che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe portare a calmierare la crescita dei prezzi alla pompa. C'è chi non ha perso tempo e ha subito protestato contro la scelta, ritenendo inefficace la decisione e dubitando della validità del cartello come strumento deterrente per i rincari. Tuttavia va detto che sarà il consumatore stesso ad accertarsi delle singole situazioni e a scegliere se rifornirsi in una determinata stazione o passare altrove, ovviamente tenendo in considerazione il fattore della convenienza economica. E, altra cosa importante, il cittadino avrà la possibilità di fare anche una segnalazione al ministero o alla Guardia di finanza. Che successivamente, a seconda delle proprie competenze, potranno intervenire.

Una stangata sugli automobilisti in partenza per le vacanze, nel bel mezzo dell'estate, è proprio ciò di cui non si ha bisogno. Comunque ieri Adolfo Urso ha parlato di "piccolo incremento" per la benzina e per il gasolio, rassicurando gli italiani e invitando a tenere conto del fatto che nel nostro Paese vi è una tassazione più elevata sui carburanti rispetto ad altri Paesi. "Se depuriamo da questo il prezzo industriale è anche al di sotto di alcuni Paesi europei, al di sotto di Francia, Germania e Spagna", ha voluto sottolineare il ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Per Altroconsumo l'efficacia o meno della nuova misura si vedrà solamente nelle prossime settimane, anche se non mancano forti perplessità in merito.

Secondo Federico Cavallo, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, "è necessario intervenire urgentemente e in maniera strutturale su componenti che pesano notevolmente nella formazione del prezzo finale: in primis la tassazione applicata e la trasparenza lungo tutta la filiera".

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